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Politica
Ipotesi choc: Renzi come Silvio. Governo (ri)"commissariato" dall'Ue


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


La misura è colma. E a dare il senso della gravità della crisi tra l'Unione europea e il governo italiano sono le parole durissime di Manfred Weber, presidente tedesco del gruppo popolare europeo: "Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità dell'Europa a vantaggio del populismo", ha detto l'uomo del partito di Angela Merkel (Cdu) intervenendo alla plenaria di Strasburgo. "Quando vediamo che l'Italia non è disposta ad aiutare la Turchia se non in cambio di una contropartita - ha detto Weber in Aula - tutto ciò va a svantaggio dell'Europa, della sua forza e della sua credibilità. Renzi sta mettendo a repentaglio la credibilità europea a vantaggio del populismo", ha ribadito il capogruppo del Ppe.

Prima era "soltanto" Juncker a duellare con il presidente del Consiglio, ma ora si muovono i cristiano-democratici tedeschi della Cancelliera. Il ping pong di dichiarazioni al vetriolo Roma-Bruxelles rischia di costare molto caro al segretario del Pd. Sia in Europa sia nel Parlamento italiano in molti cominciano a vedere una similitudine tra quanto sta accadendo in questi giorni e l'estate del 2011, ovvero quando dall'Ue (e da Berlino) arrivarono segnali forti e netti, culminati con la lettera della Bce, che portarono alle dimissioni di Silvio Berlusconi e alla nascita del governo Monti. E' vero che oggi lo spread è sotto controllo, ma al vaglio dell'Ue c'è ancora la Legge di Stabilità, oltre al delicatissimo dossier della bad bank. Se Renzi continua a tirare la corda - è il ragionamento che fanno a Bruxelles - le ripercussioni potrebbero essere molto serie. Il pericolo per l'Italia è quello di una serie di bocciature da parte dell'Ue, a partire dalla manovra, che potrebbero mettere in grave difficoltà l'esecutivo. Non solo.

I rapporti deteriorati con la Commissione e con l'azionista di maggioranza dell'Unione, la Germania di Weber e Merkel, complicano i piani di Palazzo Chigi. E addirittura c'è chi si spinge a ipotizzare che sia partita un'azione combinata - che comprende anche l'attacco della speculazione ai titoli bancari italiani in Borsa - con obiettivo le dimissioni di Renzi e la nascita di un esecutivo più "amico" dell'Ue e della Germania. La storia non sempre si ripete, e comunque non nello stesso modo, ma in molti ritengono la situazione attuale molto (anzi, troppo) simile a quella dell'estate del 2011. Un'escalation di eventi che portò alla fine del governo Berlusconi. Renzi è avvisato.

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