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Politica
Renzi dà le carte e resta in sella. Solo Lady Etruria paga per il No

Di Giuseppe Vatinno

In queste giornate di fuoco per le consultazioni Renzi si sta giocando il suo futuro politico e l'Italia il suo futuro tout court. A breve il Presidente della Repubblica Mattarella deciderà il da farsi, ma nel frattempo impazza - come da tradizione e come il panettone nel desco natalizio - il toto ministri. La faccenda è tragica ma non seria come accade spesso nel nostro Paese.

Tuttavia la novità succosa che emerge è che Lady Etruria, e cioè Maria Elena Boschi, potrebbe rimanere con il classico cerino in mano e tecnicamente "zompare" e questo per una serie di motivi.
 
Il primo è che la riforma bocciata dagli italiani formalmente - come ministro per i rapporti con il parlamento - l'ha presentata lei ma probabilmente c'è qualcosa di più che magari attiene anche ai rapporti personali tra il premier Renzi e lei stessa.
 
Certamente qualcosa si è rotto in quel meccanismo di corrispondenza fatto di occhiate ed intesa tra i due toscani del resto cementato dalle lunghe frequentazioni familiari.

Forse la Boschi era un sogno proibito del boy scout dell'Arno? Chi lo sa. Certamente le illazioni si sono sprecate.

Sta di fatto che la sera del finto pentimento televisivo la Boschi non c'era a Palazzo Chigi e le voci ben informate dicono che non c'era perché invece c'era - ed è pure comparsa in Tv - l'archetipale moglie sottomessa e docile del premier stesso, Sant'Agnese anch'essa dall' Arno.
 
In realtà anche la probabile trombatura prossima ventura dell'altro angioletto biondo di casa Renzi, e cioè la ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia, mette in luce una difficoltà del premier a rapportarsi con le donne della compagine che oltretutto hanno fatto parlare per la loro avvenenza.
 
In ogni caso la Boschi paga forse più che la bocciatura referendaria il cui padre è Renzi - paga dicevamo - il nomignolo affibbiatogli tra i primi proprio da me su Affari giusto un anno fa
 
Insomma agli italiani non è andato molto giù questa storia ambigua e dai contorni foschi, poco chiari, che vede intrecciati "babbi" e interessi; poi i correntisti truffati non l'hanno presa bene e questo fatto può avere inciso molto sull'esito referendario.
 
Del resto la ministra non ha mai fatto molto per risultare simpatica e i famosi "tacco 12" con stravaganti ed attillati vestiti non credo alla lunga l'abbiamo aiutata molto.
 
Certo sarebbe forse ingiusto se alla fine pagasse solo lei, visto che in questo senso le responsabilità sono da ricercarsi anche altrove ad esempio nella catastrofica gestione della comunicazione di Filippo Sensi e del guru strapagato Usa Jim Messina che lo stesso ha voluto.
 
Non ha aiutato la vicenda Guidi a cui è poi stata messa una sordina mediatica.
 
Non ha aiutato il flop per scarsità curriculare del rinnovamento (è scaduta da diversi anni e conta due arrestati) della Commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del Ministro dell'Ambiente Galletti che è lo snodo decisionale da cui passano miliardi di euro (ce ne occuperemo poi a parte).
 
Non ha aiutato l'ostinazione vessatoria del Ministro dell'Interno Angelino Alfano sui migranti e sulla inziale subordinazione di Renzi alla Merkel.
 
Insomma, la Boschi ha peccati gravi ma è comunque in buona e sostanziosa compagnia.
 
 
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