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Politica
Renzi troppo 'soft' dopo Bruxelles. Irritazione degli alleati Ue e Usa

La posizione del governo italiano e del premier Matteo Renzi, dopo gli attacchi a Bruxelles, non convince gli alleati. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, sia la Casa Bianca sia le principali cancellerie europee - da Berlino a Parigi fino a Londra - considerano troppo "blando" l'atteggiamento di Roma nei confronti del pericolo terroristico e dell'immigrazione clandestina. Obama, Hollande, Cameron e la Merkel, dopo i tragici fatti della capitale belga, si sarebbero aspettati una reazione più decisa e netta da parte dell'esecutivo italiano. Il nostro Paese, vista soprattutto la posizione geografica, è in prima linea nei confronti dell'arrivo di immigrati dal Nord Africa. E in Europa c'è un certo disappunto per la mancanza di decisioni adeguate da parte del governo Renzi al fine di prevenire il continuo sbarco di persone in modo illegale. Nei giorni scorsi alcuni segnali in particolare dall'Eliseo sarebbero arrivati a Palazzo Chigi invitando il presidente del Consiglio ad essere maggiormente rigido nei confronti dell'arrivo di immigrati. La presenza sul territorio italiano del Vaticano, considerando in particolare la posizione molto "aperta" al dialogo di Papa Francesco, avrebbero spinto il premier a tenere un profilo basso e a non alzare più di tanto il livello di allarme dopo i tragici fatti di Bruxelles. Questa posizione, seppur compresibile, avrebbe comunque creato una certa irritazione da parte degli alleati europei e da parte dell'Amministrazione Usa. Per il momento non si parla ancora di "strappi" ufficiali ma in via del tutto informale viene manifestata una delusione per le posizioni considerate troppo "soft" del governo italiano.

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