Rischio Amministrative per il Pd. L'ipotesi flop spaventa il premier
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"C'è una certa preoccupazione per le elezioni amministrative di fine maggio", afferma ad Affaritaliani.it un esponente di spicco del Partito Democratico. A Palazzo Chigi e al Nazareno non si parla ancora di "allarme voto", ma le Comunali della prossima primavera rischiano davvero di complicare i piani del presidente del Consiglio. Il Pd è impegnato in una lotta quotidiana con Sel e la neo-nata Sinistra Italiana, soggetti con i quali a fatica (e con molti punti interrogativi) si riuscirà a ri-costruire un'alleanza di Centrosinistra.
Fonti renziane, che per ovvi motivi preferiscono rimanere anonime, parlano di una crescente "ansia" da parte del segretario-premier. Il timore è quello di un risultato deludente per il Pd, se non di una vera e propria sconfitta, che possa da un lato far riesplodere le liti nel partito con la minoranza di Bersani & C. e, dall'altro, far scoppiare un nuovo fronte con i centristi di Alfano-Verdini-Scelta Civica, dati in fortissimo calo in tutti i sondaggi.
Al di là dei candidati, che in molti casi verranno scelti con lo strumento delle primarie, all'interno del Pd si guarda con crescente preoccupazione soprattutto a Roma (dove al ballottaggio potrebbero andare Movimento 5 Stelle e Centrodestra), a Torino e a Bologna. A Milano Giuseppe Sala in teoria è una garanzia per Renzi, viste anche le difficoltà del Centrodestra nel trovare un candidato forte, ma anche all'ombra della Madonnina il Pd non è affatto sereno. Senza contare l'ansia e l'incertezza per i risultati di Napoli e Cagliari, altre due città che potrebbero voltare la faccia al governo.
La campagna elettorale è ancora lunga e molto dipenderà dai temi nazionali (ripresa economica in testa), ma tra i Democratici, e in particolari tra i renziani, comincia a serpeggiare un certo pessimismo. Una sconfitta per il premier alle Amministrative potrebbe compromettere anche il risultato del referendum confermativo sulle riforme istituzionali (il ddl Boschi) rischiando di far saltare l'intera strategia di Renzi e dei suoi fedelissimi. Finora la forza del premier è stata la debolezza e la divisione dei suoi avversari, ma se alle Comunali il Pd dovesse andar male (con un'affermazione o dei 5 Stelle o del Centrodestra) a quel punto tutto potrebbe crollare. Compreso l'esecutivo e le riforme istituzionali ed economiche.