Renzi imita D'Alema, rissa nel Pd. Speranza: voto no al referendum
Udc, rottura definitiva Cesa-Casini
"D'Alema nel '95 scrive di superamento del bicameralismo perfetto con una sola camera politica e di un capo del governo indicato dai cittadini e noi non l'abbiamo fatto per evitare problemi perche' i poteri del premier non cambiano: 'Mi sembra un modello piu' forte, efficace, europeo. Un'altra prospettiva mi pare avventurosa, inefficace, propagandistica, da evitare'. La penso come Massimo D'Alema, questa e' la riforma della nostra storia e' il nostro passato". Lo dice Matteo Renzi chiudendo la festa nazionale dell'Unita' a Catania. Il leader Pd imita a un certo punto anche la parlata di D'Alema.
"Vi invito a scegliere coerentemente l'Italia che dice si' e non mette veti, non dice no al futuro. Il referendum sta al bivio tra chi vuole cambiare e chi vuole la paura. Noi siamo l'Italia che dice si'", afferma poi Renzi a Catania.
"Allo stato delle cose il mio voto al referendum e' no". Lo afferma Roberto Speranza, della minoranza Pd, interpellato dopo aver ascoltato Renzi a Catania. "Se dovessero arrivare fatti concreti nelle prossime ore capaci di cambiare l'equilibrio riforma costituzionale-legge elettorale saro' ben contento di valutarle. Ma ad oggi questa e' la mia posizione. Mi sarei aspettato qui a Catania maggiore coraggio e soprattutto un tentativo vero di abbassare i toni della polemica. Purtroppo cosi' non e' stato".
Cesa (Udc): non voteremo più nulla a scatola chiusa
"Non voteremo più nulla a scatola chiusa. Esamineremo ogni proposta del governo cercando di migliorarla e se ci saremo riusciti e ci convincerà la voteremo, altrimenti daremo voto contrario. Ma quello che chiediamo a Renzi è un cambio di registro reale. Bisogna cambiare la politica del governo e non la comunicazione. Le slide, i tweet, tutte questa cavolate, buttatele via per favore. E scrivete un'agenda concreta di interventi che rimettano l'economia al centro delle politiche del Paese".schierato il partito per il no al referendum, lancia un messaggio chiaro e netto al Governo: "Se vincerà il no dobbiam Il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa, dal palco della festa nazionale Udc di Gallipoli, dopo aver o riscrivere insieme le regole del gioco e poi andare a votare e dare finalmente una maggioranza e un governo eletti dai cittadini all'Italia", aggiunge Cesa. Il no dell'Udc al referendum istituzionale segna la rottura definitiva con Pierferdinando Casini, schierato invece per il sì alle riforme di Renzi e della Boschi.