Renzi negli Usa: voli icarosi per politici fantasiosi
Renzi in California
Renzi vola in California. Renzi vola negli Usa quando è nei guai e vuole rigenerarsi nel “sogno americano” solo che ora c’è Trump e non più l’amico Obama.
Anzi.
A ben pensarci una delle cause della sconfitta della Clinton e quindi anche di Obama è stata proprio quella di volere a tutti i costi dare una immagine iper - progressista della politica dem Usa e questo non è probabilmente piaciuto alle migliaia di operai che hanno perso il posto di lavoro nelle sconfinate pianure americane di quella America profonda e rurale, appunto, che ha visto il trionfo del populismo di Trump e la sconfitta dei miti progressisti di Obama - Clinton.
Intendiamoci, non c’è nulla di male nell’inseguire l’ipertecnologica anzi. Il fatto è che non dovrebbe farlo la politica e soprattutto non dovrebbero farlo (troppo) uomini di sinistra che rischiano di perdere di vista il loro obiettivo principale che è la salvaguardia dei lavoratori che anzi dai robot sono minacciati.
Ma Renzi non sembra aver appreso la lezione Usa anzi raddoppia con una visita all’insegna della super innovazione mentre in Italia la crisi non è mai veramente passata e la nostra economia cresce al ritmo più lento dell’intera Europa nonostante le buone intenzioni di Renzi.
È proprio questo scollamento tra le condizioni di lavoro e le difficoltà finanziarie degli italiani anche tendenzialmente di sinistra e i voli pindarici e icarosi di Renzi che si può trovare la chiave di lettura dello scollamento emotivo tra i suoi elettori.
Insomma, invece che in California Renzi avrebbe fatto meglio an andare a Mirafiori -e non con Marchionne ma con gli operai-, così per ritrovare il suo habitat naturale.