Renzi torna su no della Raggi a Olimpiadi, ma i sì non sono tutti uguali
Olimpiadi Roma 2024, Renzi attacca Raggi: "Sbagli mestiere se non ci metti la faccia"
Di Ernesto Vergani
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante una serie di appuntamenti in Toscana torna a parlare del no alle Olimpiadi imposto dalla sindaca capitolina Virginia Raggi. La tesi è la stessa: il sì è positivo e totalizzante. “Se dici di no e hai paura – ha affermato riferendosi alla Raggi - preferisci non metterci la faccia, hai sbagliato mestiere.”
Il premier ha ragione: ottimismo e positività fanno la differenza, cosa che sanno tutte le persone di successo, elemento alla base per esempio della supremazia economica degli Usa (ma dall’altra parte c’è anche lo spirito razionale della Germania).
Tuttavia i sì non sono tutti uguali, come non lo sono i no. Un obiettivo, come insegna la disciplina manageriale, deve essere quantificabile e conseguibile. Il proprietario di un’ azienda che fattura due milioni di euro non può chiedere all’amministratore delegato anche più bravo al mondo di raggiungere un fatturato di due miliardi in dieci giorni.
Se la sindaca Raggi ritiene che Roma ha bisogno di normalità, di strade asfaltate, di trasporti e raccolta dei rifiuti che funzionano, avrà le sue ragioni. Per giunta c’è la questione del debito che sotto la gestione commissariale dal 2008 è di 12 miliardi, tema sostanziale - anch’esso sostenuto dalla sindaca – ma anche di tatto nei confronti degli italiani che hanno ben presente questa situazione e che stanno pagando, insieme ai romani, tale debito.
Altro sì è quello che Renzi vorrebbe sul referendum costituzionale. L’obiettivo (superamento del bicamerismo paritario, riduzione dei parlamentari e dei costi della politica, abolizione del Cnel, riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione) è calcolabile e raggiungibile.
E proprio a questo si deve il no trasversale di pressoché tutti i partiti politici, e persino da parte anche della minoranza del Pd (il che fa venire il dubbio che la vera personalizzazione sia quella contro Renzi). Anche in questo caso ci sono no e no: gli italiani aspettano da tale fronte proposte alternative: una Costituzione entrata in vigore 68 anni fa è vecchia e va riformata.