Governo, Renzi salvato da Verdini. C'è la prova. Ecco la foto
Parlamento o mercato delle vacche? Il patto tra Matteo Renzi e Denis Verdini, che tanto ha fatto infuriare la sinistra dem, trova una conferma fotografica ed eloquente. È quella che ha pubblicato il senatore leghista Stefano Candiani. Un'immagine - come si legge su liberoquotidiano.it - che risale alla tarda sera del 20 gennaio, poco prima del cruciale voto sulle riforme costituzionali (il ddl Boschi): al governo serviva la maggioranza assoluta, ovvero 161 voti. Ed è in questo contesto che qualcuno è passato allo scranno del senatore Sandro Bondi, ex fedelissimo di Silvio Berlusconi ma oggi assai vicino a Renzi, e ha notato la sua contabilità: Bondi, in quel momento lontano dal suo scranno aveva lasciato in bella mostra sul tavolino una busta con un foglio pieno di numeri. Un anonimo senatore ha scattato la foto con un telefonino. La foto dei calcoli bondiani, una sorta di "fattura" dei verdiniani a Renzi.
Le cifre sono disposte in colonna. Un numero, rosso e isolato, faceva un po' paura: 157, la quota dei senatori che avrebbero appoggiato il governo. Insomma, si temeva che la maggioranza non ci fosse. Ma mettici qualche tosiano, poi i verdiniani e ancora qualche forzista, ed ecco chi i sì salgono a 180. Riforma approvata, Renzi canta vittoria. Ma questi numeri, e soprattutto quel 157 sul foglietto, parlano chiaro: Renzi senza l'aiuto di verdiniani e centrodestra avrebbe dovuto incassare un ko in aula, sulla riforma più importante per giunta. Una sconfitta che gli sarebbe costata il governo. E infatti, putacaso, esattamente 48 ore dopo che quella foto è stata scattata, ecco che si rimaneggiano le commissioni: ai verdiniani arrivano tre vicepresidenze (Eva Longo alle Finanze, Pietro Langella al bilancio, Giuseppe Compagnone alla Difesa). Il sospetto che si tratti di una ricompensa, insomma, non può essere scacciato.