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Politica
#Renzirispondi. Le domande irrisolte dei renziani: addio Pd,nuovo polo liberal

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#Renzirispondi. Tutte le domande irrisolte dei renziani. Gozi ha aperto la strada al futuro. Addio PD, nuovo polo liberale subito.

Buongiorno redazione, sono Luca Ronchi gestore della pagina Facebook, https://www.facebook.com/LiberaliconRenzi/ per un nuovo movimento di Renzi.

Dopo la kermesse di Salsomaggiore finalmente, molti dirigenti, sono usciti allo scoperto, parlando di scissione senza essere visti come una loggia massonica terrorista. Uno su tutti Sandro Gozi, da sempre un forte sostenitore scissionista perché questo PD, è ormai un PartitoDefunto, o meglio, se non andrà verso una sinistra più radicale, con due partiti in uno e mille correnti tribali, è destinato all’estinzione nel giro di pochi mesi.

RENZI ESCA DAL TATTICISMO- Ma del PD, personalmente frega nulla, mentre mi chiedo cosa stia facendo e cosa vuole fare Renzi. Dice di voler fare politica nel PD, ma da senatore detta ancora la linea candidando la Jebreal alle Europee, facendo comitati autonomi al PD che purtroppo, così organizzati, sono destinati a morire in culla e in ultimo, pone veti all’alleanza con il M5S, quando di solito, la linea di un partito dovrebbe indicarla il segretario. E’ come se Giorgetti mettesse veti a un’alleanza con FI o il M5S. Dopo due nano secondi, sarebbe fuori dalla Lega. Vincono i partiti con una leader forte, non quell’incesto di Pd come vorrebbe Calenda che francamente, mi sembra un po’ ingenuo quando vuole mettere intorno al tavolo 20 dirigenti, uno più diverso dall’altro. Ma dove vive Calenda?

Questo atteggiamento, è chiaro che irrita parecchio all’interno del PD e pure i suoi sostenitori che non capiscono questi tatticismi. Così come i continui post di polemica su argomenti futili, quando si dovrebbe parlare di un nuovo movimento con programmi che stanno davvero a cuore alla gente come il lavoro, la giustizia, immigrazione, sicurezza, tasse e soprattutto guardando a quelle milioni di PMI sul piede di guerra con la Lega e M5S contro il Reddito di vacanza e il decreto indignità. 

La sensazione che sta dando all’esterno è che voglia sfruttare la macchina del PD per suoi interessi personali, non considerando che molti dirigenti renziani, sempre fedeli, rischiano di restare a casa alle prossime tornate elettorali. Chiama giustamente meschini dirigenti ed ex ministri, poi gli porta i voti. Un #Renzicidio.

E’ un paradosso incomprensibile, sta armando i suoi aguzzini senza accorgersene, ignora completamente i continui appelli di molti suoi colleghi e dei suoi sostenitori che lo stanno invitando a fare un nuovo movimento, rivolgendosi a tutti i leghisti federalisti del nord delusi, ai piccoli imprenditori sul piede di guerra contro le manovre assistenziali del #Redditodivacanza del M5S, ai liberali orfani di una casa politica, come il ceto medio che è costretto a formare comitati su singoli argomenti, ma non potranno mai diventare qualcosa di organizzato. Bisogna formare un nuovo polo liberale con Parisi, Tosi, +Europa andando a prendere l’elettorato di FI che non vuole morire nelle braccia della lega o dialogando con Tajani se dovesse staccarsi da Salvini.

Renzi fonda i comitati, ma il PD ne fonda per contro altri più numerosi per annacquarli. Questi comitati, così organizzati, sono destinati a morire in culla per un sacco di motivi che più volte abbiamo evidenziato, ma nessuno ci ascolta.  Bisogna uscire dall’ambiguità, dal tatticismo irritante, ascoltando la base, incontrando la gente di persona, non restando solo sui social. Renzi cominci a girare comune per comune per organizzare un nuovo movimento, partendo innanzitutto dal suo consenso personale, inconcepibilmente sceso in ultima posizione di gradimento, nonostante nei suoi 2 anni al governo (non 4 come vogliono far passare), siano stati i più positivi degli ultimi 30 anni. Poi il fuoco infame 8non amico), ci ha messo lo zampino.

E’ inutile attaccare il governo un giorno si e l’altro pure come ai tempi dell’antiberlusconismo. Produce solo effetti contrari, un po’ come voler conquistare una ragazza, criticando e mettendo in evidenza i difetti del suo fidanzato. E’ una tattica che non funziona. Si torni a parlare di Politica con la p maiuscola, di programmi, di riforme costituzionali bocciate al referendum per antipatia e per affossare Renzi, si, avete capito bene, per ANTIPATIA!

Gozi è venuto allo scoperto dimostrando enormi attributi, perché è facile fare i scissionisti nell’ombra, mantenendo un piede e mezzo nel PD, in attesa di salire su un nuovo carro. Eh no, è un atteggiamento meschino di chi vuole mantenere le cariche territoriali e le poltrone, aspettando il carro giusto e a Bergamo sto vedendo le peggio cose.

Occhio a questi doppiogiochisti. Gozi è uscito allo scoperto assumendosi enormi responsabilità e noi della pagina saremo al suo fianco in questa battaglia.

Renzi ora deve ascoltare la sua base, meglio un movimento al 12-15% che non contare nulla in un partito che ormai nessun liberale voterà più. Meglio votare Lega o Forza Italia rispetto al PartitoDefunto che avrà la possibilità di tornare con Leu, aprendo il dialogo con il M5S come ha pure fatto intendere Minniti in un’intervista tv.

#SCISSIONEUNICASOLUZIONE. Bergamo è pronta alla rivoluzione liberale e culturale, a sconfiggere i beneficiari rancorosi Gori-Martina alle elezioni amministrative di maggio con un n ostro movimento e candidato sindaco. Renzi ci sei?

Luca Ronchi

Bergamo

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