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Politica
Romeo (Lega): "Mercato delle vacche? I nostri ideali non sono in vendita"

"Non è assolutamente così, non fa parte del nostro modo di agire e non appartiene alla nostra cultura". Il capogruppo della Lega a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, intervistato da Affaritaliani.it, risponde alle accuse di Luigi Di Maio al Carroccio e a Matteo Salvini di aver dato vita a un mercato delle vacche per il passaggio dei tre senatori pentastellati (Stefano Lucidi, Francesco Urraro e Ugo Grassi) alla Lega.

"Sono parlamentari eletti con il M5S e delusi da quello che era il loro movimento per come sono stati trattati e per il fatto che i 5 Stelle hanno tradito i loro ideali", spiega Romeo. "I tre senatori hanno trovato nella Lega un progetto futuro credibile per il nostro Paese". Quando alle accuse del ministro degli Esteri, il presidente dei senatori leghisti afferma: "Il mercato delle vacche? Non ci appartiene ed è un’accusa grave che svilisce chi la fa. Per altro faccio notare che di solito i parlamentari passano dall'opposizione alla maggioranza per una poltrona. Al contrario non si è mai visto e questa è la prova che alla base della loro scelta ci sono idee, ideali e volontà di realizzare progetti che evidentemente non è possibile perseguire in un movimento, i 5 Stelle, che ha svenduto un’idea di Paese per qualche poltrona. Noi diamo il benvenuto a questi senatori che sono persone molto valide e che possono portare un valore aggiunto al gruppo. E ce ne sono molti altri tra i 5 Stelle al Senato che sono delusi dalle scelte dei loro vertici, vedremo che scelte faranno". Altri arrivi in vista? "C'è sicuramente un forte sentimento di insofferenza in diversi esponenti del M5S, tutto può accadere anche se non sono a conoscenza di qualcosa di particolare".

Sulle durissime accuse di Di Maio alla Lega e a Salvini ('Quanto costa un senatore al chilo?'), Romeo afferma: "Un attacco così duro denota molto nervosismo. Salvini da tempo ha detto che la Lega non fa campagna acquisti, non è nella nostra storia e nella nostra cultura. Certo, le porte sono aperte per chi è interessato a condividere il nostro progetto, ma non parlo solo dei 5 Stelle ma di tutti. Ci sono contatti in corso con realtà e associazioni che rappresentano aree politiche di centro che dimostrano di condividere il nostro progetto. Si tratta di gruppi che si sono costituiti nel corso del tempo e che bussano alle porte della Lega per conoscere e capire essendo attirati e incuriositi". Tornando alle accuse di Di Maio al Carroccio, il capogruppo leghista al Senato afferma: "Fanno clamore dal punto di vista mediatico ed è evidente che la decisione dei tre senatori che sono entrati nel nostro gruppo dia fastidio e il ministro degli Esteri è quindi nervoso e irritato perché vede che sta perdendo pezzi. Le valutazioni, comunque, le faranno Salvini e il partito", conclude in merito all’eventualità che il segretario leghista quereli Conte e Di Maio.

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