Salario minimo, il Pd al posto della Lega? Dai 5 Stelle una "provocazione"
'Solo un test per vedere la bontà del rinnovamento nel PD con l'arrivo di Nicola Zingaretti'
L'apertura sul salario minimo al Partito Democratico da parte del vicepremier Luigi Di Maio "è stato un test per vedere la bontà del rinnovamento nel PD con l'arrivo di Nicola Zingaretti. Non c'è nessun progetto di cambiare la maggioranza di governo e di sostituire la Lega con il Pd". Così fonti parlamentari dei 5 Stelle ai massimi livelli spiegano l'uscita di Di Maio che ha invitato Zingaretti a sostenere il progetto di legge sul salario minimo. Il 21 marzo il provvedimento inizierà il suo iter in Commissione al Senato e per i grillini si tratta di un punto fondamentale dell'azione di governo, al pari del reddito di cittadinanza. Ma l'apertura al PD è stata una sorta di "provocazione" e non l'inizio di una svolta politica. Anche perché, spiegano le fonti 5 Stelle, "parlano tanto di Zingaretti e delle primarie ma qui in Parlamento la maggioranza dei loro deputati e senatori è ancora renziana".
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