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Politica
Salvini, baciamano e consensi: ora può togliere voti al demagogo De Magistris
Foto: LaPresse

Francesco Chianese, ambulante del quartiere Salicelle di Afragola, è l'autore del discusso "baciamano" a Matteo Salvini. Egli ritiene, a differenza di Saviano, il ministro dell'Interno un buon politico e spera nel reddito di cittadinanza. "Salvini non mi ha dato niente, ho fatto un gesto d'amore perché non ho mai visto un governante così bravo".

30 anni fa, su un dito di Antonio Gava- dc, predecessore, al Viminale, del leader della Lega e considerato l'ultimo "vicerè" di Napoli- luccicava un grosso anello, vistoso e pacchiano. "Una sola volta, me lo hanno baciato-spiegava il figlio di Silvio Gava, già ministro e senatore, come don Antonio, e notabile della "Balena bianca" di Fanfani e Moro-Il segretario della sezione dc di Gragnano, un po' cretino, si chinò per baciarmelo. C'era un fotografo e da li' è nata la fiaba. Che non tiene conto di un dettaglio decisivo : a me la saliva fa schifo".

Gava entrò alla Camera, nel 1972, un anno prima che il colera, a Napoli, travolgesse la sua poderosa macchina politica, dimezzasse le sue clientele e i tanti incarichi pubblici, ereditati da don Silvio. Ma, quando i napoletani, infestati dai vibrioni delle cozze, cominciarono a chiamarlo "don Antonio 'a fetenzia", il "vicerè" di Castellammare era già lontano, si muoveva, abilmente, nel "teatrino politico" di Roma. Ritornò in Campania nel 1980, in occasione del terremoto in Irpinia : arrivarono soldi pubblici e appaltoni, che alimentarono la sfida con gli altri big dc : Enzo Scotti, detto "Tarzan", per l'abilità, con cui saltava da una corrente all'altra, l'andreottiano Paolo Cirino Pomicino, Alfredo Vito, "mister 100 mila preferenze", oltre all'eterno Ciriaco De Mita, che Gianni Agnelli defini' l' "intellettuale della Magna Grecia". Quella fu l'ultima stagione dell'egemonia dello scudo crociato, travolto da Tangentopoli. E  per l'ex ministro dell'Interno si aprirono le porte del carcere militare di Forte Boccea e cominciò un'interminabile vicenda giudiziaria, in seguito alle accuse dei "pentiti" campani, prima spietati boss, secondo i quali era colluso con i camorristi. Al maresciallo, che gli notificò l'ordine di arresto, disse :"Si', sono Antonio Gava. Anzi, lo ero". Dopo 13 anni e 2 mesi, arrivò l'assoluzione. Ma il processo aveva allentato le sue resistenze, debilitandone il fisico, e ne accelerò la fine, nel 2008.

Analogie con Salvini ? L'intelligenza politica, la lucidità, lo scetticismo sugli uomini, la conoscenze delle loro debolezze. Gava-a differenza del ministro milanese, che la gente la incontra nelle piazze, reali e virtuali- riceveva i postulanti, nel suo appartamento di via Patriarca, a Posillipo. Di solito, 'o ministro compariva, all'improvviso, nel salone, spuntando dalla porta di un cubo in cemento, una sorta di piccolo bunker, attrezzato per accogliere le riunioni riservate. Il capo dei dorotei incedeva verso gli ospiti, indossando una lunga vestaglia rossa, di raso, con i risvolti neri, in mano teneva un sigaro e al dito 'u ciciniello, l'anello, in dotazione solo agli "uomini d'onore".

 Tramontata la stagione dei Gava e dei Pomicino e, a sinistra, quella di Bassolino, in Campania, è spuntato un ceto dirigente modesto, bocciato dagli elettori, che hanno optato per il ribellismo demagogico di Gigino de Magistris. Oggi Salvini è in grado di sottrarre molti consensi all'attuale Sindaco di Napoli. Dalla vestaglia e dall'anello di Gava alle felpe e alla abile propaganda sui social del successore di Bossi.

Il ministro dell'Interno sta ottenendo molti consensi : finalmente, dicono i cittadini campani, c'è un politico nazionale, che si occupa non solo dei grandi problemi, come la sicurezza, ma anche di drammi personali, come quello del tabaccaio, che ha subito 12 rapine in due anni. "Il populismo di Salvini-spiega Biagio de Giovanni, filosofo ed ex europarlamentare dei DS-è più efficace di quello del primo cittadino. de Magistris, infatti, può narrare la Napoli che vuole, ma poi i cittadini restano ore ad aspettare i bus e sono sommersi dai rifiuti. Il ministro leghista, invece, può far seguire agli annunci i provvedimenti del governo". E deve tentare di restaurare la legalità, dimostrando, con i fatti, che lo Stato è più forte della camorra.

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