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Politica
Salvini chiude i porti con le navi del dem Colaninno

Tutti contenti: il governo, Forza Italia e il Partito democratico. O almeno un suo parlamentare: l’onorevole Matteo Colaninno, deputato alla terza legislatura con il Pd. Come scrive il Fatto Quotidiano, il motivo dei sorrisi bipartisan è la consegna, avvenuta tre giorni fa a La Spezia, di una nuovissima nave alla Marina militare. Un mezzo ad alta tecnologia (per la precisione: Unità Navale Polifunzionale ad Alta Velocità) realizzato da Intermarine, società che dal 2004 fa parte del gruppo Immsi. Da qui il collegamento con Colaninno: la holding , un colosso di oltre 1 mld di euro di fatturato, fa capo alla famiglia del deputato dem e di suo padre Roberto che l’ha acquistata nel 2002 dalla galassia Telecom.

Quindi mentre dal Viminale arriva la stretta sui migranti, con la promessa di impiegare le navi militari per difendere i porti dalle Ong, un membro dell’opposizione rifornisce indirettamente la flotta della Marina che servirà a realizzare la politica dei porti chiusi di Salvini. Con tanti saluti a Del Rio e Orfini e a tutti gli esponenti dem solidali a Carola Rackete. Ma Colaninno non vede contraddizioni come lui stesso dice interpellato dal Fatto Quotidiano, tra il suo indirizzo politico e l’attività della sua società. “Intermarine non è un’azienda di famiglia e io non sono nel Cda”. Il che è corretto ma il deputato Colaninno è amministratore di Immsi, holding che la controlla al 72,51% e di cui il padre è presidente e il fratello Michele direttore generale. Elementi sufficienti per essere coinvolti. Ma non per Colaninno che al Fatto dice di non voler commentare la notizia e di non aver seguito la trattativa tra società e governo.

Sempre come scrive il Fatto Quotidiano, la nave Cabrini comunque entra a far parte delle flotta della Marina, 44 metri di lunghezza con equipaggio fino a 27 persone. Anche Toti, governatore forzista della Liguria ha avuto modo di festeggiare con selfie sui social: capacità industriale, logistica, crociere e turismo. Tutto quello che rende grande il Paese in uno scatto. Questa è la Liguria che stiamo costruendo e l’Itaia che vogliamo far tornare a crescere”. Il mezzo consegnato è solo il primo di una commessa accordata col governo Renzi nel 2016, composta da due unità con i più alti standard qualitativi. La Immsi di Colaninno metterà a disposizione della Marina quindi un’altra nave che servirà “al controllo dei traffici marini e al contrasto dei traffici illeciti ma anche alla sicurezza in ambienti con presenza di minaccia asimmetrica e evacuazione di personale da aree di crisi”. Compiti simili a quelli che Salvini chiede ai militari per chiudere i porti alle Ong.

 

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