A- A+
Politica
Meloni: "Dichiarare guerra agli scafisti". Salvini, stai attento a Giorgia...
LaPresse

di Vincenzo Caccioppoli

Le più grandi sconfitte elettorali che si ricordano spesso avvengono perché si commettono errori di sottovalutazione dell'avversario, magari perché troppo sicuri della propria forza. A questo proposito molto sono le occasioni che si possono citare in questi ultimi tre anni. A cominciare dalla parabola di Renzi, che dopo il 40% ottenuto alle Europee, ormai sicuro della sua autorevolezza e forza elettorale, ha voluto sparigliare le carte, personalizzando io referendum sulla riforma costituzionale, che ha rappresentato, dopo il trionfo dei no, invece la sua fine politica come leader. O come non ricordare David Cameron, che convinto della sua forza è della debolezza degli opposizioni ha voluto promuovere il referendum sulla Brexit, convinto un una schiacciante vittoria che avrebbe messo definitivamente a tacere la opposizione, subendo invece una cocente sconfitta. Per non parlare delle ultime presidenziali USA, quando nessuno avrebbe scommesso un cent sulla vittoria Trump.

Ma di casi come questi se ne potrebbero citare a decine. Nel nostro paese in questo momento forse si sta verificando qualcosa di simile. Chi sta al governo e sopratutto la Lega di Salvini, sta forse commettendo un grave errore di sottovalutazione. Chiaramente non stiamo parlando nè di Pd ne tanto meno di Forza Italia, ma di un partitino che forse fino a qualche mese fa nessuno pensava avrebbe avuto ancora un posto al sole della politica nostrana. 

Meloni: dichiarare guerra agli scafisti

"Blocco navale significa fare una cosa in accordo con i governi libici, e mettere le navi militari italiane, europee e libiche per impedire a questi scafisti di mettersi in mare con gli immigrati clandestini. Significa dare la possibilità a queste persone che hanno diritto a essere rifugiate di essere valutate e distribuite invece che rimanere a morire in Africa perché noi dobbiamo prenderci gli immigrati clandestini, gente che non scappa dalla guerra e no scappa dalla violenza".

E’ fuor di dubbio, infatti, che il partitino della Meloni sia stato da tutti considerato, sopratutto proprio nel centrodestra, come una sorta di fratellino minore, che vuole crescere troppo in fretta e chiede spazio al fratello più grande, che con cipiglio severo lo tiene a bada, ricordandogli la sua tenera età e la sua immaturità ‘ devi crescere ragazzo prima di poter fare le cose che faccio io”. Ma alle volte si sa i fratelli minori si dimostrano più maturi e responsabili di quelli maggiori. Trasponendo il tutto alla politica è chiaro che Salvini, il fratello maggiore, sempre più in difficoltà, sia nei sondaggi, sia nel governo, deve adesso guardarsi le spalle da chi potrebbe presto diventare più pericoloso dei suoi stesso avversari in campo . La Meloni, infatti, sta diventando sempre poi ingombrante proprio per Lega e Forza Italia. Forse qualcuno pensava che il suo partito sarebbe stato destinato, come spesso accade, a sparire presto nel dimenticatoio.

Ed invece la Meloni, tosta come una roccia e molto più arguta di quanto qualcuno vorrebbe farla sembrare, e’ sempre lì più viva che mai ed anzi cresce, sia nei sondaggi, sia nella sua consapevolezza di poter presto giocare un ruolo da protagonista. E il fatto è che forse ora cominciano a pensarlo anche gli elettori. Prova ne è il recente comizio tenuto a Napoli, con la piazza gremita di gente. Secondo gli ultimi sondaggi, infatti, FDI è accreditato di un robusto 5% di consensi( qualcuno va anche oltre ed arriva a pronosticarla al 6%) quasi tutti voti “ rubati” alla Lega. Salvini forse se ne sta rendendo conto solo ora, che più che preoccuparsi a rintuzzare le litigate con Di Maio, dovrebbe cominciare a guardare con maggiore attenzione a chi effettivamente potrebbe tirarlo fuori dalle secche in cui pare essere finito. La Meloni ha saputo, infatti, sfruttare abilmente le debolezze di una opposizione sempre più alla ricerca di se stessa e le contraddizioni di una colazione di governo sempre più litigiosa ogni giorno che passa. Non è un caso che la stessa Meloni adesso si permetta di rifiutare una qualsiasi ipotetica alleanza con una Forza Italia troppo compromessa con il Pd, a suo dire.

Quello che, infatti, forse gli elettori maggiormente apprezzano della leader di FDI è propria la sua coerenza nel perseguire quelle che sono le idee e i progetti di una destra liberale e moderata, che non si sente rappresentata né da una Lega troppo estremista nei toni, né da una Forza Italia, ormai senza capo né coda. La ragazza è cresciuta  a pane e politica,  iscrittasi giovanissima nelle fila di An, dominata da Fini, ne ha fatto di strada, incasellando poltrone e potere all' interno di un partito, che da sempre guarda con molto sospetto e distacco le donne che fanno politica, fondando un suo partito dalle ceneri di An.

Non ha scelto come molto colonnelli di Fini, la comoda via di uscita offerta da Berlusconi, in una sorta di abbraccio mortale all'interno del calderone di Forza Italia. Lei ha dimostrata di non essere fatta per i compromessi e per le seconde file. La ragazza ha la stoffa da leader, e di questo qualcuno ( sopratutto Salvini) se ne deve rendere conto se non vuole rischiare di trovarsi presto un nemico in casa propria e che nemico.  Dopo il 26 Maggio si vedrà quanto la ragazza è effettivamente cresciuta e se la sua sottovalutazione sarà stata l ennesimo errore di una classe politica che continua a non guardare al di là del proprio naso.

Commenti
    Tags:
    salvinimeloni





    in evidenza
    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    Ritratto di Francesco Muglia

    Tra gli uomini più invidiati del momento: ecco chi è il marito manager di Annalisa

    
    in vetrina
    Affari in rete

    Affari in rete


    motori
    Citroen Traction Avant: 90 anni di storia automobilistica

    Citroen Traction Avant: 90 anni di storia automobilistica

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.