Salvini? Ministro maramaldo, che ha fatto del dileggio la sua cifra
La scorta di Saviano, il ministro "maramaldo"(secondo Calabresi) e il silenzio su Marco Biagi non protetto
Ennesima bufera su Matteo Salvini, 45 anni, dopo la sua esternazione sulla scorta di Roberto Saviano, 39 anni: "Le autorità competenti valuteranno se lo scrittore corra, o meno, dei rischi. Intendiamo valutare come si spendono i soldi degli italiani". La protezione dello Stato, infatti, dovrebbe essere garantita, in primis, a quanti difendono le istituzioni e i suoi, pro-tempore, rappresentanti.
Non a coloro che incitano alla ribellione contro lo Stato e i legittimi governanti, talvolta, arringando i telespettatori dagli studi della Rai, finanziata con il canone, versato dagli utenti. Immediata la mobilitazione degli intellettuali de Sinistra, dura e pura, anti-Salvini. Tra i primi a mitragliare il ministro degli Interni, l'attore Alessandro Gassmann, 53 anni: "Togliere, forse, la scorta a chi è minacciato dalla camorra ? È intimidazione. Solidarietà a Saviano #ministrodeglinferni".
Molto polemico con Salvini anche il direttore di "Repubblica", che ospita gli articoli di Saviano. Secondo Mario Calabresi, 48 anni, il saggista campano non ha chiesto la scorta, ma "ha la colpa di aver denunciato i Casalesi, mentre la Lega negava la presenza della 'Ndrangheta al Nord". "In Italia abbiamo pagato troppi tributi di sangue per permetterci un ministro maramaldo, che ha fatto del dileggio la sua cifra".
Non ricordo, tuttavia, tante proteste, di "Repubblica" e di altri, quando l'allora ministro dell'Interno, il forzista Claudio Scajola, 70 anni, nel 2002, non assegnò la scorta al prof. Marco Biagi, collaboratore del titolare del Lavoro, il leghista Bobo Maroni, 63 anni. Biagi l'aveva chiesta, dopo aver ricevuto pesanti minacce. E, purtroppo, il giuslavorista, 52 anni, fu ucciso dalle Br, mentre tornava a casa, nel centro di Bologna, in bicicletta.