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Politica
Salvini uomo dell'anno. "Combatterò per voi"
photo by Fabrizio Rossini

Cinque capi d’imputazione (o cinque medaglie al petto, dipende sempre dai punti di vista) per aver difeso i confini territoriali (per un totale di oltre 15 anni di galera) e un gigantesco “lucchetto” ai fondi di una partito per reati commessi da precedenti amministratori. Nel frattempo lo stupratore delle nostre bambine esce dopo 3 giorni, lo spacciatore torna in strada perché autorizzato a vendere droga per “campare”, 50 fuggitivi di Rocca di Papa (privi di qualsiasi documento d’identità) vagano pericolosamente nelle piazze e – contestualmente – le violenze ad opera dei migranti continuano imperterrite. Qualcosa non quadra. Concedeteci almeno il beneficio di qualche “misero” dubbio. Un attacco a 360 gradi per eliminare in maniera “coatta” l’efficacia di un personaggio alquanto scomodo? Molti se lo stanno chiedendo da settimane. Malgrado ciò, il diretto interessato tira dritto al grido: “Temete l’ira dei giusti che sono dalla mia parte”. Un monito. Un avvertimento. Come a voler dire “potete togliermi tutto; libertà, soldi, vestiti, scarpe, orologio, ma non la mia dignità”. E, si sa, l’ONORE ITALICO, negli ultimi anni, qualche suo predecessore se lo è palesemente svenduto per un “tozzo” di pane o per qualche villetta in più. La misura è colma!                        

Questo “William Wallace” di casa nostra sembra aver scosso finalmente gli animi di un popolo (fino a poco tempo fa) dormiente, supino, defraudato e privato di ogni sentimento. A lui l’immenso merito di aver riacceso la fiamma dell’ardore e della passione verso la “lotta” politica e le istituzioni, ormai spenta e congelata da tempo immemore.      

Eppure, fino a prova contraria, LA SOVRANITA’ DOVREBBE APPARTENERE PROPRIO AL POPOLO! Qualcuno, ogni tanto, dovrà pur ricordarselo questo “stramaledettissimo” articolo 1 della Costituzione italiana. Far finta di nulla e non attenersi a questa sacrosanta “regola” morale è come calpestare la “carta” dei nostri padri fondatori alla quale, molti “ben pensanti”, quando gli fa comodo, fanno spesso riferimento.     

Quasi 3 milioni e 100 mila like sulla pagina personale facebook. Leader assoluto davanti al “Re” dei social Beppe Grippo, all’ex grande “smanettone” seriale del web Matteo Renzi, al potentissimo Cavaliere di Arcore e a tutti gli altri capi partito. Anche Lady Merkel sta a guardare con 2,5 mln per non parlare di monsieur Macron, fermo a soli 2,3 mln.  

In una futura società tutta rivolta alla comunicazione, Salvini, divenuto ormai noto nel suo smisurato “universo” di fan con lo pseudonimo di “CAPITANO”, ha surclassato tutti. Un successo strabiliante che, senza ombra di dubbio, lo colloca al primo posto come UOMO DELL’ANNO 2018 per il Bel paese.       

In azione poi è ancor più avvincente e determinato. E non sono le chiacchiere a dirlo ma i numeri. La matematica non è un’opinione. Entra in auge con il 4%, lo porta, in poco tempo, al 17% e ora lo attestano addirittura al 32%. Chissà, forse sarà anche per difetto. Nessuno può ancora saperlo ma l’aria che tira è decisamente a suo favore.

Un fiume in piena che conquista piazze e comizi, vie e circoli, feste e incontri. E’ questo che lo rende unico. Il suo segreto sta nel saper veicolare sane emozioni, incantare passanti, mantenere promesse e non arrendersi mai.        

Tuttavia, la cosiddetta “intellighenzia”, composta dai soliti “buffoncelli” di corte, appare smarrita, disorientata, frastornata perché non è mai in linea con la reale aspirazione degli italiani che, tutt’altro, lo amano, lo vogliono, lo desiderano e soprattutto lo votano. Gli appellativi (sempre fuori luogo) appositamente creati sull’odio quali disonorevole, malavitoso, razzista, fascista, non rispecchiano affatto la verità sul campo ma sono solamente frutto di idee confuse e di tanta invidia da parte di una ristrettissima cerchia di radical-chic (uno più STUPIDO dell’altro) che sembra vivere su un’altra galassia.

Chi lo ha visto all’opera non ha tentennamenti. Ha capito che egli ha già deciso. Ha messo la propria vita (compresa quella terrena) a disposizione di questa “sventurata” nazione. La spiegazione è chiara. Prima gli italiani, prima anche della sua stessa persona. Ormai è evidente che il suo corpo non gli appartiene più, lo ha già donato in “comodato d’uso” ai concittadini e a tutti gli elettori che di giorno in giorno non fanno altro che aumentare. Un’esistenza “regalata” a soli 45 anni, ma per un fine supremo che è ALTISSIMO: combattere fino alla “morte” per una società che rispecchi semplicemente il volere dei suoi uomini.                       

Tentare di fermarlo con “frasette” offensive da talk show e cinguettii da disperati o tramite assurde aggressioni giudiziarie è come affrontare un’onda di 30 metri che si scaglia sulla costa alla velocità di 130 km all’ora costruendo un muretto di calcestruzzo di 82 centimetri d’altezza. Esercizio di pura fantasia. Meglio, come consiglierebbero gli scienziati in quel caso, nascondersi, scappare, inoltrarsi verso l’interno ed attendere che lo tsunami faccia il suo devastante effetto.

E questo (purtroppo per i pochi detrattori rimasti) è solo l’inizio. Il 2019 è l’anno del rinnovo di Bruxelles e tanti, nei “palazzoni” dell’alta finanza, nei quartier generali dei banchieri ASSASSINI e tra le lobby dei poteri forti che hanno distrutto la povera “plebaglia” (come la considerano loro), GIÀ TREMANO!!! Alla natura però, così come al cuore e al popolo in “rivolta” - ahinoi - non si comanda.  

Intanto e già da tempo, questo “Comandante in Capo” si gode, pur con mille difficoltà, un momento di MERITATA E SEMPRE PIÙ CRESCENTE GLORIA!

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    matteo salvini





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