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Politica
Salvini vola a Mosca e liquida Bannon. "Non ci servono padrini o padroni"

Matteo Salvini scarica Steve Bannon: "Non abbiamobisogno di padrini o padroni". A un mese dall'incontro a Roma con l'exconsigliere di Donald Trump, il vicepremier italiano oggi prende ledistanze. Ospite di Confindustria Russia a Mosca, Salvini vieneinterpellato sulla figura di Bannon: "Pensa che ci sia bisogno di unamericano- domanda un giornalista- per federare gli europei che amano ilproprio Paese?". Salvini, che all'inizio di settembre a Roma haincontrato Bannon in tour per incassare adesioni al suo The Movement,precisa: "Io incontro tutti, sono curioso per natura; da autonomistaquale sono, i consigli di tutti sono molto interessanti, ma per ilfuturo dell'Italia e dell'Europa sono assolutamente in grado di decidereitaliani ed europei senza dover chiedere contributi a nessuno. Nonabbiamo bisogno di padrini o padroni".

Sanzioni Russia, Salvini: "Jolly del veto in Europa ce lo possiamo giocare una volta sola"

Cancellare le sanzioni alla Russia, promosse da Stati Uniti ed Europa, perché hanno colpito soprattutto gli interessi delle aziende italiane, che hanno perso quote di mercato. Spazi velocemente occupati da concorrenti stranieri: cinesi, ma anche francesi e tedeschi. Dopo tre anni di costante diminuzione dell’interscambio italo-russo il trend ha ricominciato a crescere, a ritmi contenuti, ma i valori pre-crisi sono ancora lontani, soprattutto per le piccole e medie imprese.

Matteo Salvini è a Mosca, dove ha partecipato all’Assemblea Generale di Confindustria Russia e incontrato gli imprenditori italiani attivi in quel mercato. La Lega, che ha un accordo di collaborazione col partito di Putin Russia Unita, sostiene la necessità di cancellarle. Per il Carroccio e il suo leader è un cavallo di battaglia.

Salvini: qui mi sento a casa, in alcuni paesi europei no«Vengo qui gratis perché penso che le sanzioni contro la Russia siano una follia economica, sociale e culturale», ha affermato il vice premier italiano, nell’intervento all’assemblea di Confindustria Russia all’Hotel Lotte di Mosca. Salvini ha definito le sanzioni «un’assurdità». In Russia - ha continuato - «mi sento a casa mia mentre in alcuni paesi europei no. I problemi nel 2018 si risolvono sedendoci al tavolo non coi carri armati ai confini». «Mi prendo l’impegno come vice presidente del Consiglio: se qualcuno giocherà a riportare fumi di guerra in questo continente e inimicizia tra Italia e Russia, in me e nel governo italiano avrà il maggiore avversario».

Il contratto di governo: «La Russia va riabilitata, interlocutore strategico»In un passaggio del contratto di governo che è alla base della nascita dell’esecutivo M5s-Lega si legge: «È opportuno il ritiro delle sanzioni imposte alla Russia, da riabilitarsi come interlocutore strategico al fine della risoluzione delle crisi regionali (Siria, Libia, Yemen)».

«Veto a sanzioni Ue? Gioco jolly una volta sola»In passato l’Italia, e Salvini in particolare, ha ventilato l’ipotesi di porre il veto in sede di rinnovo delle sanzioni da parte del Consiglio europeo. In concreto le occasioni ci sono state, l’ultima a giugno, ma lo stop non è arrivato. Anche perché, se il no fosse arrivato, sarebbe stata una scelta forte, considerato che il mantenimento di queste misure richiede l’unanimità. «Il jolly del veto in Europa ce lo possiamo giocare una volta sola», ha spiegato il ministro dell’Interno, rispondendo a una domanda sul possibile veto italiano al rinnovo delle sanzioni Ue alla Russia. «C’è la questione del bilancio Ue, la questione delle migrazioni e la manovra, che se ce la bocciano non so cosa giocarmi ma andremo avanti lo stesso...». Secondo Salvini si farà una valutazione di cosa più va nella direzione degli «interessi italiani». «Contiamo che a Bruxelles siano abbastanza intelligenti da capire che hanno esagerato e che fra Ue, Italia e Russia bisogna tornare ad avere buoni rapporti».

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