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Politica
Sergio Costa in prima fila per la lotta contro i cambiamenti climatici

Il prossimo 28 novembre è prevista la presentazione della strategia ambientale da parte della Commissione Ue e l’Italia, tramite il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, è in prima fila per la salvaguardia ambientale e, nello specifico, la lotta ai cambiamenti climatici.

La Commissione rilascerà un documento che propone otto modalità per ridurre gli effetti dei gas serra che tramite l’aumento delle temperature planetarie sono responsabili del cambiamento climatico in atto. Le otto proposte richiameranno gli Accordi di Parigi del 2015 e poi il Consiglio dell’Unione Europea ne sceglierà una.

Le tematiche ambientali sono tornate drammaticamente in auge in questo periodo in tutto il mondo.

L’Italia è stata flagellata dal maltempo che ha mostrato tutta la sua forza nei confronti di un territorio come il nostro a grande rischio idrogeologico, mentre pochi giorni fa la California è andata a fuoco mentre contemporaneamente a New York c’è stata una tempesta di neve.

La causa efficiente comune di fenomeni per certi versi opposti e cioè acqua e fuoco, è solo una: i cambiamenti del clima che stanno divenendo drammaticamente attuali.

Dopo un primo tentativo pionieristico fatto con il Protocollo di Kyoto ora occorre attuare il Protocollo di Parigi (Cop21).

I punti fondamentali di tale accordo mondiale sono quelli di mantenere l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi centigradi (con il valore consigliato di massimo 1.5) rispetto ai livelli pre industriali e questo per evitare che si varchi il punto di non ritorno.

Per limitare l’aumento della temperatura mondiale occorre limitare il consumo di fonte energetiche fossili che rilasciano appunto i pericolosi gas serra nell’atmosfera.

Questo è possibile utilizzando fonti energetiche rinnovabili e praticando l’efficienza energetica.

Questi gas imprigionano i raggi solari che vengono riemessi dal nostro pianeta, proprio come fa una serra e questo provoca l’aumento di temperatura e quindi di energia che provoca i cambiamenti del clima.

Qui si può trovare l’accordo completo:

https://ec.europa.eu/clima/policies/international/negotiations/paris_it

A breve (3 - 4 dicembre), nella città polacca di Katowice si terrà, sempre sotto l’egida Onu, la Cop24 sui cambiamenti climatici per monitorare i progressi di Parigi ben sapendo che alcuni Stati, tra cui proprio la Polonia, sono ostili per motivi economici.

In questo contesto dieci ministri ambientali della Ue, tra cui il nostro Sergio Costa, hanno scritto una lettera al Commissario per l’Ambiente lo spagnolo Miguel Arias Cañete per chiedere il perseguimento degli obiettivi di Parigi aggiungendone un altro molto ambizioso e cioè l’azzeramento delle emissioni di gas serra per il 2050.

Così l’Italia, dopo anni di immobilismo nello scorso governo, riprende la guida dell’impegno ambientale a livello europeo.

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