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Politica
Serracchiani plaude a Sanremo e mette a segno l'ennesimo autogol del Pd

Serracchiani esalta Sanremo e dimostra di non aver capito nulla della crisi della sinistra

Debora senz’acca Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, non ha resistito e così ha commentato il festival di Sanremo: "Un Festival di successo che racconta in modo intelligente e con le forme e i linguaggi talvolta provocatori dell’arte, un’Italia più avanti di chi la governa. Complimenti a tutti coloro che hanno lavorato per mesi a un evento così complesso che cresce anno dopo anno".

E questa non è una affermazione artistica ma una affermazione politica e dà la cifra di come stia ancora messo il Partito democratico. Il risultato delle regionali di ieri sta a confermare plasticamente che il popolo italiano non supporta più questa visione della società. Il Pd è l’erede del Partito comunista e della sinistra della Democrazia cristiana e non si capisce cosa possa avere a che fare con gente che si sodomizza in pubblico o si slinguazza oscenamente a favore delle telecamere. Che direbbero Terracini, Ingrao, Berlinguer, Natta, lo stesso Napolitano, di come si sono ridotti i loro eredi?

Peraltro è ben noto che Fedez e Rosa Chemical, che sinceramente non conoscevo e ho avuto difficoltà a capire se fosse un uomo o una donna, s’erano messi d’accordo prima e c’è tanto di filmato riproposto ieri da Striscia la Notizia a suon di “patato” ed altre corbellerie linguistiche. E lasciamo perdere i soliti furbi (non scrivo “furbe” volutamente). Furbi come Vladimir Luxuria -al secolo Vladimiro Guadagno- che sopra c’hanno costruito le proprie fortune e anche le loro carriere. Infatti Vladimiro non ha voluto perdere l’occasione di un po’ di pubblicità lavorativa condendola con l’esaltazione mistica delle porcherie viste in diretta televisiva da tutto il mondo.

Il problema poi non è solo se queste cose le fanno gli eterosessuali o gli omosessuali, il problema è che non si devono fare in diretta televisiva e basta. Sarebbe forse diversa l’indignazione di vedere mimato un rapporto sessuale tra un uomo e una donna in diretta Tv davanti a milioni di persone? Quello che dà fastidio è la sfrontatezza, la ricerca sistematica della visibilità fine a se stessa con finte trasgressioni che hanno il solo scopo di acchiappare i gonzi che vi si gettano a capofitto ad esaltarle. Fedez e company sanno di godere di una sorta di immunità, una dittatura della minoranza, del finto politically correct, della cancel culture. Ma torniamo alla politica.

La Serracchiani ci conferma che il Pd è allo sbando e che non ha capito che il nodo cruciale non è per lui divenire un grande partito radicale di massa quanto piuttosto recuperare il suo ruolo classico e cioè difendere il lavoro e i diritti dei lavoratori. I cosiddetti diritti civili hanno già i loro difensori. La ridotta dell’omosessualità ed affini fa parte della stessa involuzione che ha portato la sinistra a difendere aprioristicamente un ambientalismo del no a tutto, ideologico ed ideologizzato per cui l’umanità dovrebbe tornare all’età della pietra.

Ma è normale che l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sia stato fatto proprio dal Pd tramite Matteo Renzi? È normale che la Sanità pubblica sia stata distrutta proprio dal Pd tramite Rosy Bindi che introdusse l’intramoenia, il cavallo di troia per far pagare le prestazioni ai cittadini non rendendoli peraltro più uguali coma la Carta costituzionale giustamente impone?

È normale esaltare la Rai per la schifezza regalataci quest’anno? Tra l’altro, non sia timida Giorgia Meloni -che teme l’ “effetto censura”- e defenestri finalmente l’amministratore delegato Rai- Carlo Fuortes. Risponda il Pd, la Serracchiani o i “quattro segretari virtuali” che ci sono ora a queste domande e forse troveranno il filo d’Arianna che gli farà capire le ultime sonore legnate ricevute alle politiche e ieri alle regionali.

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