Politica
Proposta matrimonio in aula, Sgrelli: 'Violazione istituzionale piuttosto grave'

Il prof. Massimo Sgrelli, per quasi un ventennio a capo del cerimoniale di Palazzo Chigi, analizza la proposta di matrimonio in Aula alla Camera
Proposta matrimonio in aula, Sgrelli: 'Violazione istituzionale piuttosto grave'
La proposta di matrimonio che è riecheggiata in aula alla Camera “è una violazione istituzionale piuttosto grave”. A parlare, in punta di protocollo, è il prof. Massimo Sgrelli, per quasi un ventennio a capo del cerimoniale di Palazzo Chigi ed ora presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia del Cerimoniale, organismo presieduto da Sandro Gori, già capo del cerimoniale del Quirinale.
Dopo aver ricordato che “il 28 novembre 2019 è una data che può essere ricordata perché, per la prima volta, nel nostro Parlamento che, oltre alle proposte di legge, è stata annunciata anche un proposta di nozze. Il deputato leghista Flavio Di Muro non si è fatto scrupolo di utilizzare una funzione ed una sede pubblica, così autorevole, per veicolare un messaggio privato così personale e intimo”, l’esperto cerimonialista, autore di libri divenuti testi universitari, ha annotato che “l’evento va incluso tra quelli, ormai assai numerosi, di ‘comportamento non istituzionale’. Ma ciò che più ferisce gli animi migliori, oltre l’atto compiuto, sono le reazioni susseguite. Infatti alla dichiarazione del protagonista hanno fatto seguito calorosi applausi di altri parlamentari che si associavano, così, al vulnus istituzionale”.
Infatti, ha rilevato Sgrelli, “lo stesso presidente dell’Assemblea non ha ritenuto di dover sottolineare in modo più fermo l’esigenza di rispetto di un’aula destinata a funzioni sovrane e non a profferte personali”. Non solo, ha concluso Sgrelli, “perfino i deputati dell’Opposizione hanno minimizzato l’episodio, come fatto di folklore passionale, mentre l’apparente levità di esso copre, in realtà, una violazione istituzionale piuttosto grave”.