Siri, tocco sovranista a Fiumicino. A nuovo tutte le bandiere tricolore
All’aeroporto di Fiumicino c’erano vecchie bandiere italiane, che il Sottosegretario Armando Siri ha fatto sostituire
In una scena geniale di Quo Vado? Checco Zalone smonta l’insegna italiana in un ristorante estero, che s’era permesso di preparargli un piatto di pasta scotto: “Non si scrive l’Italia invano, vichingo!”. In fondo ci sono lezioni di stile, di buona cucina, di bellezza in senso lato, di cui il nostro Paese è portatore-esportatore sano, di DNA. Può un Governo del Cambiamento, una maggioranza che si definisce in qualche modo del popolo, sovrana, coi caratteri Nazionali scritti in grassetto, lasciar marcire i propri simboli identitari? Qui entra in gioco il senatore Armando Siri della Lega, nonché Sottosegretario ai Trasporti.
Un giorno, uno dei tanti, percorrendo la strada che portava all’aeroporto romano di Fiumicino, il suo senso estetico e patriottico viene turbato, così alza la cornetta per interloquire con il suo staff: “È mai possibile che le bandiere italiane che lastricano la strada per l’aeroporto siano così fatiscenti e logore? Che Paese siamo? Che immagine diamo ai turisti?”.
Ordunque in meno di un mese il Ministero ordina 500 bandiere nuove, scintillanti, che sventolano fiere di un tricolore vivo, cromaticamente forti, e che oggettivamente danno un senso di lustro per chi approccia con occhi curiosi alla nostra Italia.
Sembrano quisquilie, cose banali forse, siamo così presi dallo spread, dalla crisi, dal grande senso di riforme vacue che spesso riempiono solo i rotocalchi dei giornali, che quasi dimentichiamo il cambiamento passi dalle piccole cose, dai piccoli movimenti quotidiani in direzione di una versione migliore di noi stessi, e successivamente di ogni cosa che possa farne da specchio; Società, Istituzioni, Economia, ecc. Diceva un grande scrittore, Leo Longanesi: “Alla manutenzione, l'Italia preferisce l'inaugurazione.” Ogni tanto allora è bello raccontare la storia di un Paese normale, che si ricordi le basilari leggi dell’essere civile.
@andrewlorusso
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