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Politica
Siria, Di Maio blocca l'export di armi alla Turchia. Ma niente embargo europeo
Foto Facebook Luigi Di Maio

Siria: Di Maio, stop Italia a export armi; ma no embargo europeo

L'Italia blocchera' "l'export di armamenti verso la Turchia per tutto quello che riguarda le commesse da domani in poi, il futuro dei prossimi contratti e dei prossimi impegni". Lo dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio lasciando il Consiglio Ue di Lussemburgo, annunciando la firma di un decreto ministeriale nelle prossime ore. Tuttavia, ha aggiunto Di Maio, non ci sara' un "embargo europeo" nella vendita di armi ad Ankara. "E' stato un Consiglio molto importante, la richiesta dell'Italia era a tutti gli Stati europei di bloccare nel futuro l'export di tutti gli armamenti verso la Turchia, perche' non possiamo accettare quello che sta facendo. L'Europa parla con una voce oggi. Tutti gli Stati condannano quello che sta facendo la Turchia in territorio siriano e si sono impegnati a bloccare l'export per gli armamenti. Anche l'Italia fermera' l'export verso la Turchia", ha aggiunto. "Era importante che tutta l'Europa assumesse la stessa posizione, ma abbiamo lasciato ai singoli Stati l'impegno di farlo perche' questo crea immediatezza. Questo fa si che non si debba fare un embargo europeo che poi porta a mesi e mesi di lavoro che avrebbero vanificato l'immediatezza dell'intervento". 

Cipro: ministri Ue, ok sanzioni contro Turchia per trivellazioni

I ministri degli Esteri dell'Unione Europea hanno dato il via libera a un regime di sanzioni contro la Turchia per le trivellazioni illegali nella zona economica esclusiva di Cipro. Il Consiglio dell'Ue "concorda che sia istituito un regime quadro di misure restrittive che prenda di mira le persone fisiche e giuridiche responsabile o coinvolte nelle attivita' di trivellazione illegale di idrocarburi nel Mediterraneo orientale", si legge nelle conclusioni adottate oggi a Lussemburgo dai ministri degli Esteri dei 28. Il Consiglio ha incaricato l'Alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, di "presentare rapidamente proposte" per il regime sanzionatorio contro la Turchia. I ministri hanno anche ribadito la "piena solidarieta' con Cipro".

Siria: Borrell, difficile unanimita' Ue su stop armi a Turchia

"I voti all'unanimita' sono difficili da ottenere. Ma questa non e' una questione europea, questo tipo di accordi e' firmato tra i singoli paesi". Lo dice il ministro degli Esteri spagnolo e probabile futuro alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, riferendosi alla decisione di imporre un embargo sulla vendita di armi alla Turchia da parte della Ue. Borrell, arrivando al Consiglio Affari Esteri ha detto che la Spagna si unira' all'embargo deciso da Francia e Germania "senza alcun dubbio. Il governo spagnolo e' assolutamente favorevole a non vendere piu' armi alla Turchia. Ma non posso garantire quello che faranno gli altri Paesi", ha aggiunto. I 28 "discuteranno del tema", "riteniamo di essere tutti favorevoli all'adozione di un atteggiamento molto impegnativo nei confronti della Turchia, in primo luogo per quanto riguarda le esportazioni di armi e poi vediamo cosa si puo' fare di piu'. Ma l'atteggiamento generale e' di un totale rifiuto dell'attacco della Turchia contro la Siria", ha proseguito. Quanto all'eventuale ricorso all'articolo 5 del trattato della Nato e quindi alla possibilita' che gli alleati intervengano a fianco di Ankara se l'esercito di Assad dovesse attaccare la Turchia, Borrell ha glissato: "non facciamo situazioni ipotetiche, per ora tratteremo cio' che abbiamo sul tavolo". 

Siria: Conte, su stop armi Turchia Italia capofila in Ue

"Serve una decisione collegiale. L'Italia in Europa e' capofila per una decisione forte". Cosi' il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine di una visita ad Avellino, rispondendo ai giornalisti che gli chiedono di quanto sara' adottato nei confronti della Turchia. "Adotteremo tutte le misure, - aggiunge - ma deve essere una decisione unitaria, altrimenti se e' unilaterale da parte di un singolo Stato non e' efficace. Il Governo italiano dice: se un paese stabilisce moratoria cosa cambia per il popolo curdo? L'Italia ha gia' deciso, se siamo capofila in Europa non vuol dire che vogliamo vendere armi alla Turchia". 

DI MAIO CHIEDE LO STOP ALLE ARMI VERSO LA TURCHIA

Il ministro degli Esteri Luigi di Maio chiederà ''al Consiglio Affari Esteri dell'Ue a nome dell'Italia di assumere ogni misura possibile affinché la Turchia fermi la sua offensiva in Siria contro il popolo curdo, incluso un blocco europeo dell'export di armi verso Ankara''. Lo ha scritto il titolare della Farnesina su Facebook ''appena arrivato in Lussemburgo''. ''Non possiamo accettare altre vittime innocenti. Non possiamo accettare altro sangue, né ricatti sui migranti - ha scritto Di Maio - Non può essere militare la risposta alla crisi in corso''.

Siria: Di Maio vede Le Drian, stop offensiva; Ue parli a una voce 

L'Italia e la Francia chiedono "alla Turchia di cessare immediatamente le operazioni militari e condannano le operazioni militari nella Siria nord-orientale: e' fondamentale che l'UE mantenga una posizione unita sulla Siria e parli con una sola voce sull'attacco turco alla Siria". Questa, fanno sapere fonti della Farnesina, la posizione condivisa da Italia e Francia al termine di un incontro tra il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e il ministro francese Yves Le Drian a margine dei lavori del Consiglio Affari Esteri in corso a Lussemburgo. L'operazione turca, secondo la Farnesina, "rischia di mettere a rischio i progressi compiuti dalla coalizione globale per sconfiggere Daesh, a cui l'Italia ha partecipato attivamente, di minare ulteriormente la possibilita' di una soluzione politica alla crisi", di aumentare la sofferenza della popolazione civile e di mettere in pericolo i risultati ottenuti nel campo umanitario nel Nord-Est della Siria. "L'Italia e la Francia restano convinte che non vi sia alternativa a una soluzione politica in Siria".

Siria: Austria, annullare formalmente processo adesione Ankara a Ue

"E' un po 'ironico e assurdo discutere di sanzioni e di misure come l'embargo sulle armi contro un paese che e' formalmente in fase di adesione e che ha in corso dei colloqui con la Ue: l'Austria ritiene che questi colloqui sull'adesione" della Turchia "che sono stati congelati negli ultimi due o tre anni grazie al nostro governo, dovrebbero ora essere formalmente annullati". Lo dice il ministro degli esteri di Vienna, Alexander Schallenberg, arrivando al Consiglio Ue a Lussemburgo. "Non dovremmo lasciarci ricattare in alcun modo" da Erdogan, ha aggiunto il ministro austriaco riferendosi alle parole del presidente turco sui migranti, "in passato ci sono sempre state tali dichiarazioni di Erdoan, ma penso che l'accordo sulla migrazione con la Turchia sia ancora in vigore e che Ankara stia ricevendo i fondi".

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