Stadio della Roma, Cristina Grancio: " La Raggi cambiò opinione"

Cristina Grancio è una consigliera comunale a Roma ex grillina, attualmente nel gruppo misto, che è stata prima sospesa e poi espulsa dal M5S per aver criticato lo Stadio della Raggi.

L’abbiamo intervistata sull’argomento.

D: Partiamo dal passato. La sindaca Raggi quando era all’opposizione di Ignazio Marino che atteggiamento aveva sulla proposta di fare uno stadio a Tor di Valle?

R: Era molto contraria e non solo lei. Anche il gruppo dirigente romano a cominciare da Marcello De Vito era ostile; anzi, erano così contrari da presentare addirittura un esposto in procura.

D: Che fina ha fatto quell’esposto?

R: Non se ne è saputo più nulla.

D: Insomma una posizione, quella dell’allora consigliera Raggi, molto forte. Del resto, se non sbaglio, i temi ambientali sono fondali per il M5S…

R: Sì. I Cinque Stelle iniziano proprio con l’ambiente e le Cinque Stelle dorate stanno a significare proprio le tematiche ambientali. Io stessa ho fatto parte del tavolo m5s di urbanistica comunale poi diventato associazione tavolo della libera urbanistica, una volta disconosciuto dal blog per la sua posizione contro lo stadio.

D: lei dove e quando ha cominciato a fare politica?

R: Io, contrariamente a molti altri militanti, vengo da una politica attiva. Già dal 2004 nel Comitato di quartiere della Bufalotta, III Municipio, la stessa zona, tra l’altro, da dove proviene De Vito.

Poi nel 2013 sono entrata nei Cinque Stelle.

D: Prima aveva militato in qualche altro partito politico?

R: Sì. Nel Pd, ma non ero stata mai candidata.

D: Le è stato rinfacciato?

R: Sì; hanno utilizzato strumentalmente la mia passata militanza.

D: Lei lavora all’Ater che dipende dalla Regione Lazio. Anche questo è pesato?

R: Anche in questo caso hanno cercato di utilizzare questo contro di me.

D: Quale era l’atteggiamento di Marcello De Vito nei suoi confronti?

R: Un atteggiamento abbastanza moderato, perché, come ho detto, ci conoscevamo.

D: Ed invece Paolo Ferrara?

R: Mi ha attaccato spesso in maniera manifesta.

D: Insomma c’è stato quindi un mutamento di atteggiamento da parte dei vertici dei Cinque Stelle dopo l’arrivo di Anzalone?

R: Molto netto e chiaro. Dall’opposizione intransigente al nuovo stadio della Roma si è passati al possibilismo e poi a sostenerlo entusiasticamente.