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Politica
Steve Bannon elogia la “Pace Fiscale” di Armando Siri
Foto twitter Thomas D. William

Di Andrea Lorusso (@andrewlorusso)

Steve Bannon è ormai una icona mondiale, un faro di tutti i sovranismi che prendono spunto dall’egregio successo creatosi negli Usa, con l’elezione a Presidente di Donald Trump, di cui Bannon è stato abilissimo stratega ed ideologo.

Con la vittoria della Brexit nel Regno Unito e con l’Italia oggi faro europeo del Cambiamento, il Re dei populismi punta tutto sulla guida di Matteo Salvini per la crociata delle prossime Europee, dove l’establishment si sveglierà con una brutta sorpresa.

Ospite il 22 Settembre c.a. sul palco di Atreju, la storica festa organizzata dal partito di Giorgia Meloni, con l’annuncio della prossima adesione di Fratelli d’Italia a The Movement (l’agglomerato transnazionale che metterà sotto un unico cappello tutti i movimenti Nazionali per il riscatto dei popoli, con campagne mirate, raccolta fondi, ecc.) non ha lesinato elogi nemmeno alle politiche fiscali che in autunno prenderanno forma nel nostro Governo.

L’attenzione di Bannon si focalizza sulla pace fiscale, quella teorizzata, ideata e rappresentata, dal Senatore e Sottosegretario di Stato Armando Siri, addetta a chiudere una volta per tutte il contenzioso monstre che il nostro Paese si porta dietro con una pletora di contribuenti. Ma più nel dettaglio: “Cosicché anche i ricchi comincino a pagare qualcosa.”

Questo, in combinato disposto con la Flat Tax al 15%, tronco portante della proposta politica di Siri ed avallata dal decisivo parere di Alvin Rabushka (consigliere economico di Ronald Reagan, ha portato la tassa piatta in giro per il globo) che qualche mese fa definì la proposta italiana: “Uno dei migliori piani di riforma fiscale al Mondo”, sperticandosi le mani di lodi: “La Flat Tax di Siri con una aliquota fissa del 15% è il migliore incentivo ad investire e lavorare nel vostro Paese. Gli investimenti stranieri ripiomberanno in Italia, verranno creati nuovi posti di lavoro, e la disoccupazione giovanile finalmente verrà riassorbita.”

Lobby, multinazionali, grandi contribuenti, dovranno tornare a pagare le tasse in Italia, e non far trottare le residenze fiscali nei Paradisi. Abbiamo il compito di fornire a cittadini ed imprese un sistema equo, che ti chiede il giusto per i servizi che offre, senza nessun alibi morale all’evasione od all’elusione, pena la carcerazione e la confisca dei redditi.

“Pagare meno, pagare tutti” e non il contrario. Oggi grazie al lavoro del Senatore Siri, sulla scena internazionale siamo famosi anche per il coraggio mostrato sulle tasse.

 

 

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