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Politica
Storace: "Ci mancava Fico con la sua pretesa di governare"
Foto LaPresse

di Francesco Storace

Ci vorrebbe un collettivo alla guida della Camera dei Deputati. Perche’ chi arriva impazzisce, fa sfracelli, semina guai.

Fini e Boldrini, tanto per non dimenticare.

Ora è la volta di Roberto Fico, che non perde occasione per contrastare la maggioranza di cui fa parte. Non che la debba ossequiare, per carità, ma continuare ad agire come bastian contrario non sembra un atteggiamento consono per quella che in fondo è la terza carica dello Stato.

Fico ha infilato una dopo l’altra tre perle, due delle quali peraltro solo ad efficacia comunicativa. La terza, quella sul global compact, molto più deflagrante.

La prima giovedì sera, dichiarando guerra all’Egitto. La rottura delle relazioni tra Parlamenti non l’avevamo ancora mai vista e ci ha dovuto mettere una pezza quello che sembra essere sempre più solamente il viceministro degli Esteri, Moavero, convocando l’ambasciatore del Cairo per rappresentargli l’imbarazzo italiano sul caso Regeni. Ma è il presidente della Camera l’autorità titolata a richiamare un altro Stato?

Poi, altro esercizio di inutile spocchia, Fico si è fatto fare la domandina ossequiosa alla quale ha risposto: “Certo che non ero in aula quando si è votato il decreto sicurezza”. Non ha detto esattamente che gli faceva schifo ma grosso modo lo si capiva. Ma non è così che si garantisce la terzieta’ della funzione ricoperta: Fico deve rappresentare tutti gli atti approvati dal Parlamento, anche il decreto Salvini e persino se non gli piace. Soprattutto se non gli piace, aggiungerei.

Poi, il Global Compact. Mattarella, Conte, Fico; manca solo la Casellati da svegliare e poi tutte le più alte cariche dello Stato saranno in prima fila per l’invasione dell’Italia decisa dalle Nazioni unite. Su una questione così delicata, su cui la Camera prima o poi dovrà esprimersi sulla mozione di Fratelli d’Italia – e lui farebbe bene a convocare l’aula con immediatezza e prima del 10 dicembre – Fico trova la maniera per dire che il Global Compact va approvato.

Salvini – che questo presidente della Camera ha proposto all’inizio della legislatura – dovrebbe metterlo in riga facendo capire a Conte e Di Maio che una maggioranza di questo tipo non merita più di stare a galla.

Anche perché, oltre alle mine sull’immigrazione, questi grillini molto di lotta e poco di governo, stanno facendo ballare l’economia nazionale con le loro pretese troppo costose. La crescita fa passi indietro, e hai voglia a prendertela con i governi precedenti che certo ne hanno combinate di tutti i colori. Ma stiamo litigando con l’Europa – per apprestarci a fare retromarcia – sulla manovra economica e sul costo insostenibile del reddito di cittadinanza, che ovviamente toglie risorse per le pensioni.

A volte sembra già di essere al cospetto del governo Fico, ma quello dovrà avere i voti del Pd, di Leu, dei radicali e gli applausi di Boldrini, Saviano e Kyenge.

Invece, governa la Lega. Ma con le politiche di questa gente.

E se il Parlamento approva il Global Compact i nostri figli ci malediranno.

Salvini ci pensi bene e stacchi la spina.

Fonte: francescostorace.eu

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