Sui migranti Matteo Salvini potrebbe far saltare il banco
Le decisioni del Quirinale bloccano il Ministro dell'Interno
‘Il Governo giallo-verde potrebbe saltare proprio sui migranti’ è questa l’opinione di molti vista i riflessi che sta provocando, in poche aree della politica, la ferma presa di posizione, del Ministro dell’Interno sul processo migratorio.
Dal Presidente Sergio Mattarella a scendere molti personaggi, più o meno di spicco, della politica italiana, della cultura di sinistra, molti rappresentanti di istituzioni economiche e religiose, come Inps e Dei ad esempio, fanno finta di non capire una cruda verità: che l’Europa tutta e l’Italia ,ora ,di migranti clandestini non ne vogliono più.
Molto probabilmente la maggior parte degli italiani, se potessero, fuori dalle ipocrisie, mettere la muraglia mediterranea lo farebbero. Una muraglia che permetterebbe di accogliere a piene mani i clandestini veri e i migranti economici in misure accettabili, ma di respingere tutti gli altri senza se e senza ma.
Le pressioni del Quirinale. La gente stanca del 'politically correct'
La gente sembra essere veramente stanca del ‘politically correct’. Non si può’più nemmeno pensare di bloccare clandestini, non si può’ più nemmeno pensare, per altri versi, di vedere quanti sono i nomadi italiani.
Non si tratta di razzismo ma di realismo.
E su questo piano sembrano mantenersi pure l’ipocrita Francia di Macron ( che si muove da sola in Libia per i suoi interessi economici), la buonista Spagna che dopo aver fatto il grande gesto di accoglienza di Aquarius ora si defila, e poi Malta e Germania.
Forse i più coerenti e meno ipocriti con questa realtà sono i paesi di Visegrad che, di clandestini, non ne vogliono affatto.
L’Italia ha deciso la mano dura ma, fatta la legge, fatto l’inganno: si bloccano i porti alle navi ONG, queste non girano più in acque più o meno internazionali. Gli scafisti non possono più mettere i poveri su zattere, ma fa niente, nessun problema, si cambia taxi e ora si usano non più quelli abusivi ma quelli ufficiali italiani. Basta riempire un barcone, mandarlo in mezzo al mare e le navi militari ufficiali italiane li raccolgono e voilà, l’operazione va a buon fine. Soprattutto, se qui ora, pure la Presidenza della Repubblica fa pressione per accogliere più o meno tutti.
Le pressioni del Quirinale. Salvini in prima linea nella politica sui migranti
In questa battaglia è impegnato in prima persona il leader ora più riconosciuto ed apprezzato a livello nazionale, Matteo Salvini, vicepremier e Ministro dell’Interno.
"I migranti si nutrono e si curano tutti a bordo, mettendo in salvo donne incinte e bambini", ha spiegato Salvini più volte, ma sembra non bastare "Non possiamo cedere, la nostra fermezza salverà tante vite e garantirà sicurezza a tutti. Da quando siamo al governo, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ci sono stati oltre 27.000 sbarchi in meno. Se vogliamo mantenere questi risultati positivi, non possiamo mostrare debolezze”.
Ma in questa battaglia ora sembra esser lasciato solo, pure il presidente della Repubblica, prima volta in assoluto, si è messo di traverso, obbligando di fatto il premier Giuseppe Conte a far attraccare una nave che Salvini, coerentemente, non avrebbe accettato.
Si gioca in punta di fioretto, cercando il cavillo, dal diritto internazionale, a Frontex, fino al famigerato Trattato di Dublino.
Tutto sembra andare nella direzione di porre i bastoni fra le ruote al Ministro dell’Interno.
Le pressioni del Quirinale. Salvini potrebbe far saltare il banco.
Che potrebbe succedere?
Fino ad ora il Governo ha tenuto ma, di fronte a nuovi interventi del Quirinale, il patto potrebbe scricchiolare e porre in testa a Matteo Salvini l’idea di far saltare il banco e andare a nuove elezioni.
Nella scommessa che la maggior parte degli italiani starebbe con lui, unico che davvero, senza ipocrisia, sta portando avanti l’idea del ‘prima gli italiani’ senza dimenticarsi pero’ dei tanti che vorrebbero vivere da noi ma regolarizzati come in qualsiasi altro paese del mondo.