Sulla Diciotti potrebbe saltare il Governo gialloverde
La coerenza di Salvini in un’Europa sempre più assente
Questo Governo ha, secondo i più quotati sondaggisti, il più alto indice di gradimento che nessuna coalizione era mai stata in grado di ottenere: il 60% degli italiani sono con i gialloverdi e amano più di tutti, nell’ordine Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte.
In particolare del Ministro dell’Interno apprezzano il coraggio e soprattutto la capacità di affermare sacrosante verità che la maggior parte degli italiani vorrebbero vedere realizzate.
Tra queste il diritto di potersi difendere in casa propria, sapere che il proprio paese ha il controllo e vuole un’immigrazione legale e che lo Stato paghi i propri debiti agli imprenditori e non li faccia fallire o peggio suicidare ,come accade troppo spesso.
In quest’ultima battaglia anche l’altro vicepremier Luigi Di Maio si sta battendo con grande forza.
La coerenza di Salvini. Il gradimento del Governo alle stelle.
Nel caso specifico dei 117 migranti in attesa a Catania sulla Diciotti , praticamente tutti illegali e purtroppo, come ammesso dai pochi saliti a bordo, molti malati della temibile scabbia (facilmente trasmissibile) la posizione di Salvini è assolutamente coerente.
Tutti chiedono da tempo l’interesse dell’Europa. Il porto di Catania deve essere considerato un porto d’Europa e non solo un attracco italiano.
Ma è pure evidente, purtroppo che, aldilà delle parole, l’Europa sta continuando a fare orecchie da mercante.
Tutti i paesi europei sono orientati a chiudere le frontiere ( in modi diversi) e pure la Spagna, dopo il marketing fatto ricevendo l’Aquarius, sta cercando di contenere il subbuglio della propria gente.
La coerenza di Salvini. La maggioranza degli italiani è con lui.
Il Ministro dell’Interno ha alle spalle la maggioranza degli italiani stufi di vedere situazioni paradossali che li penalizzano e stufi di ascoltare dichiarazioni di una sinistra radical chic a difesa dell’indifendibile.
A questo proposito , e solo come esempio, l’ assordante e perdurante silenzio della ex presidentessa della Camera Laura Boldrini sul caso Asia Argento ha fatto il pari con i molti silenzi di tanti vari cantori della sinistra sul crollo del Ponte Morandi.
Silenzio puntualmente rotto da uno degli speaker di punta, Roberto Saviano che, nel caso specifico della Diciotti, ha parlato di ‘sequestro di persone’, reato che sarebbe stato perpetrato da un Ministro della Repubblica.
Gli ha fatto eco la Procura di Agrigento che ha paventato di inquisire Salvini proprio per questa ipotesi di reato.
Il Ministro dell’Interno ha scelto la linea della sfida, mettendo sul tavolo anche le proprie dimissioni.
Il leader leghista sa perfettamente che la sua posizione è vincente nel Paese e che un eventuale procedura giudiziaria portata davanti al Governo porterebbe giocoforza ad una resa dei conti tra l’ala ortodossa dei grillini, incarnata da Roberto Fico, e la forza della Lega unita al Centrodestra.
La coerenza di Salvini. Lo scontro con l'ortodosso Roberto Fico
Un presidente della Camera, Fico che, a volte esce dal proprio ruolo, come quando ai funerali di Genova, pur in presenza del Capo dello Stato, ha ritenuto di doversi scusare a nome del Governo di fronte a tutti gli italiani per le vittime e il crollo del ponte.
Come finirà? Come sarà possibile conciliare i diritti dei richiedenti asilo regolari con i diritti degli italiani e con la dignità di un intero Paese.
Una flebile speranza è riposta nel prossimo Vertice europeo a 12 dove verranno discusse le regole di redistribuzione dei richiedenti asilo. Flebile speranza perché al tavolo la maggior parte dei commensali non è ben disposta ad accettare un menù alternativo a quello di Dublino.
Ed allora?
L’Italia, attraverso Salvini, potrebbe minacciare il ‘no way’ australiano, cioè la chiusura totale e i respingimenti in mare.
Una misura forte che potrebbe essere la miccia che farebbe saltare il Governo e porterebbe dritto dritto alle elezioni.