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Politica
Mediaset a Vivendi, ok del Pd. "Ma preoccupa Bollorè in Telecom"

"E' il mercato ed è giusto che faccia le sue scelte. Diverso è il discorso di un'aggregazione Telecom-Vivendi-Mediaset, per la quale serve un chiaro via libera Antitrust". Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, intervistato da Affaritaliani.it, parla così della possibile acquisizione di Mediaset da parte di Vivendi attraverso un'opzione a più tranche legata all'imminente scambio azionario. "Non mi preoccupa la crescita in Mediaset, che è un'azienda che ha dei problemi, ma mi preoccupa molto la crescita di Vivendi nella telefonia e quindi in Telecom. Mediaset è andata in crisi per Sky, la stessa Rai sta tornando competitiva, è arrivato Netflix e la rete è sempre più forte. Peraltro il Biscione di fatto non è più nel settore dei talk show, mentre gli altri sono molto presenti. E Berlusconi, che è uno bravo, ha capito che quel settore lo ha perso, così come sta perdendo lo sport dove, oltre all'inchiesta Infront, mancano i livelli di redditività per loro su Premium. Quindi sta mollando a Bollorè il 'frigorifero'", afferma Anzaldi.

"Il settore della telefonia è strategico perché dovremo cedere la banda 700. Ciò significa - spiega l'esponente del Pd - che la banda della televisione passerà alla telefonia per fare arrivare la tecnologia G5. La conseguenza sarà quella di 40 milioni circa di televisori da buttare, sempre che siano compatibili con la tecnologia DvbT2 (ma sono pochissimi). Oppure bisognerà acquistare un decoder da 150-200 euro, ma, come è accaduto con il passaggio dall'analogico al digitale, con il decoder una serie di funzioni si perdono. La telefonia con il G5 diventerà quello che oggi è la tv. Sul telefonino vedremo cose impensabili a una velocità impensabile. Il televisore è sempre più bollito, tutto andrà su Internet".

"Berlusconi - afferma Anzaldi - si sta dimostrando un grande imprenditore che vede il futuro. E il futuro è internet visto che i giornali cartacei pian piano moriranno. Sono quindi preoccupato che i francesci di Vivendi possano acquisire sempre più potere in un settore non solo strategico oggi ma che in futuro avrà sempre più importanza. Agli italiani buttare 40 milioni di televisori costerà 4,5 miliardi di euro e 400-500 euro a testa. E c'è anche la rottamazione delle tv da fare. Francia e Germania sono pronte e spingono affinché entri in vigore il tutto già dal 2017, ma questa cosa per noi italiani è devastante. Per questo ho scritto a Patrizia Toia, relatrice di maggioranza al Parlamento europeo su questa vicenda".


LA LETTERA DI ANZALDA ALLA TOIA
 

LA RISPOSTA DELLA TOIA AD ANZALDI
 

Tags:
pd vivendi telecom mediaset berlusconi





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