Terremoto, da Renzi le solite parole di circostanza
"Tempo della commozione e dell'azione"
"Vorrei che il primo pensiero di queste ore andasse alle famiglie delle vittime, di chi ha perso un familiare, nel tragico terremoto di stanotte, e di chi sta vivendo ore drammatiche nella speranza di riabbracciare i propri cari. L'Italia piange i propri cari e mostra le lacrime del dolore, ma anche il cuore grande e generoso del volontariato, della protezione civile e delle istituzioni che si è messo in moto fin dalle prime ore della notte". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un incontro con la stampa a Palazzo Chigi.
"Dalle ore 3.37 di stanotte la macchina operativa del volontariato si è messa in moto e vorrei che a tutti e a ciascuno arrivasse il grazie del Governo e di tutte le italiane e gli italiani. Vorrei che arrivasse il grazie a chi ha scavato con le mani nude, a chi ha dato una mano per assicurare le comunicazioni e a chi ha coordinato in fase di emergenza. Vorrei dire grazie a chi strappando una vita dalle macerie ha dimostrato quanto grande possa essere il peso della Protezione Civile e del volontariato". Lo ha detto il premier.