Genova, Toninelli: "Orgoglioso dell'esultanza. Nessun favore alle lobby"
"Abbiamo dato una risposta rapida", dice ministro dei Trasporti
Alla città di Genova sono state date "risposte rapide", nel rispetto del "principio sacrosanto per cui chi ha fatto crollare il ponte per arricchirsi ora non possa arricchirsi ancora con la sua ricostruzione". Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, non fa passi indietro dopo l'approvazione di ieri al Senato del decreto Genova, celebrata con un 'pugno chiuso' che ha scatenato un vespaio di polemiche. "Sono orgoglioso dell'esultanza", assicura in un'intervista a La Stampa, "gli altri esultavano per i favori alle lobby". Il decreto è diventato legge e Tonelli si professa "soddisfatto".
Si tratta, prosegue nell'intervista, di "un provvedimento molto ricco, articolato e complesso, ma convertirlo appena 47 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta è una enorme soddisfazione. Ovviamente non spariscono come d'incanto i problemi di Genova, continuiamo a lavorare duramente. Ma abbiamo dato una risposta rapida a beneficio di sfollati, imprese, lavoratori, porto e per la città tutta".
Quanto al commissario, va avanti, "Bucci ha già dato i tempi per il possibile avvio della demolizione e della ricostruzione. E ha parlato della procedura che sta per mettere in campo. Lui stesso ha detto che il provvedimento risponde al 95 per cento delle sue richieste. Non credo serva aggiungere altro. Abbiamo trovato una pronta soluzione a un nodo amministrativo e giuridico molto difficile, rispettando al tempo stesso il principio sacrosanto per cui chi ha fatto crollare il ponte per arricchirsi ora non possa arricchirsi ancora con la sua ricostruzione".
Commenti