A- A+
Politica
Tragedia Genova: governo più forte, Pd e sinistra a picco. Ecco perché

Disgrazie e tragedie nazionali sono sempre state occasione di propaganda e di scontro politico strumentalizzando il dolore e il lutto dei cittadini. E’ così anche stavolta, dopo il crollo del ponte di Genova col suo carico di morti innocenti, con il rimpallo di accuse e con le miserie di sciacallaggio politico. L’Italia tenuta insieme col cerotto rischia così di fare il crac come il ponte genovese, ultimo anello di una tragica catena dovuta all’incuria e all’incapacità del potere e dei suoi tentacoli e all’inquietante commistione fra politica e affari con un sistema dei beni pubblici che, - come il “sistema autostrade” dato in gestione a singoli gruppi imprenditoriali - ha socializzato le perdite e privatizzato gli utili. Comunque la si giri, da questa tragedia escono fin qui politicamente rafforzati il governo e i suoi esponenti mentre rotolano ancora Pd, sinistra e Forza Italia. Con buona pace dei “giornaloni” in guerra contro il governo e impegnati a difendere l’indifendibile, cioè il “buongoverno” della sinistra&C. Tant’è.

Qui, nel come si dà risposta a questa tragedia e ai suoi complessi risvolti, si misura la capacità e la coerenza del nuovo governo gialloverde e dei partiti che lo sostengono, la qualità della leadership di Di Maio e di Salvini. L’opposizione vacanziera – in primis Pd e sinistra - cerca un riaggancio con l’elettorato perduto gettando benzina sul fuoco della tragedia e accusando l’esecutivo di populismo e dogmatismo nonchè di deriva autoritaria per voler agire in barba a regole e leggi sostituendo l’autorità giudiziaria con l’uso della condanna preventiva. E’ un agitarsi confuso e strumentale per scrollarsi di dosso pluriennali responsabilità politiche e amministrative gravissime confondendo le acque, uno stucchevole richiamo al rispetto dell’autonomia della magistratura come se, noti i tempi biblici delle sentenze, governo, istituzioni, partiti – ognuno nel proprio ruolo definito dalla Costituzione – dovessero limitarsi a fare da “spettatori”. I responsabili del disastro, a qualsiasi titolo e livello abbiano agito, vanno individuati dalle forze preposte e processati nei tribunali. Qui interessa il risvolto politico della tragedia, cartina del tornasole del “governo del cambiamento”. In Italia tira una brutta aria. Speranze e timori, contrapponendosi, sono riesplosi: non tanto per il desiderio di trovare giustizia ma per lanciarsi colpe reciproche a dimostrazione che dopo il 4 marzo c’è mezza Italia che spera nel nuovo governo “giustiziere” e c’è una metà dell’altra metà che teme che dopo i ponti, con Salvini&C crolleranno anche giustizia, democrazia e libertà. Come in altre fasi storiche c’è una rabbia montante e avanza il rancore sociale e ci si divide fra ricerca di capri espiatori e nemici. In campo (ovunque: fra la gente nei bar, sui social, sui giornali, in tv) non c’è un confronto democratico di merito ma da una parte una bramosia di giustizia che sfocia in indistinta e spietata ferocia di vendetta e dall’altra un soffiare tutti insieme per tornare all’odio politico, in questo caso all’odio contro questo governo e contro i suoi principali esponenti definiti da certa sinistra comunqueresponsabili – se non del crollo del ponte di Genova – per essere politicanti che vivono come parassiti sul rancore che hanno provocato negli italiani.

Si dimenticano, cioè, le vere cause. La brutta aria che tira è spinta da un vento che viene da lontano: la mancanza di rispetto, di senso di responsabilità e di sobrietà dalla politica è il frutto di quello che in decenni precedenti è stato (mal)fatto e di quello che non è stato (ben)fatto. Di questo Di Maio e Salvini non hanno colpe.. Pd e sinistra sì, al pari di Berlusconi e del berlusconismo. Adesso siamo arrivati al dunque. Ogni nodo – la tragedia genovese come la patata bollente degli immigrati ecc. – conduce a un bivio per capire se chi il 4 marzo (e dopo) ha votato M5S e Lega l’ha fatto per dare solamente un “segnale” di “protesta” contro la vecchia politica (Pd e sinistra ma anche Forza Italia considerati espressione e portatori dell’establishment) affinchè si ravvedi e cambi programmi e leadership o se invece vuole davvero che in Italia si volti pagina facendo ciò che M5S e soprattutto la Lega hanno promesso. Stando anche agli ultimi sondaggi, soprattutto al vento in poppa che spinge forte Matteo Salvini, pare proprio che gli italiani puntino sul cambiamento bollando i tentativi di rientro annunciati dei “bolliti” quali Renzi con un suo partitino (Pd o altro pari sono) o Berlusconi attraverso l’usato non garantito Tajani. Così l’opposizione resta isolata lasciando il campo a chi governa. Non sarà la legge di bilancio a far saltare l’esecutivo. Se Salvini giocherà senza tentennamenti ma anche con “moderazione” le carte che ha nel suo mazzo crescerà ancora nei consensi prendendo il volo per le decisive elezioni europee (e di 7 mila comuni) di maggio 2019. Sarà così?

Tags:
ponte genova





in evidenza
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

Annalisa fa doppietta

Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair


in vetrina
Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce

Marta Fascina ha un nuovo compagno: i Berlusconi le trovano casa a Milano. Ma lei smentisce


motori
Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.