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Angelo Maria Perrino

Trattati Roma, Juncker: "Ci sarà 100mo anniversario Ue". IL PROGRAMMA

Juncker: "Ci sarà 100mo anniversario". Gentiloni: "Ritroviamo il coraggio dei padri"

Trattati Roma, Juncker: "Ci sarà 100mo anniversario Ue". IL PROGRAMMA

I leader europei si sono riuniti stamattina nella sala degli Orazi e Curiazi, davanti al documento originale del 1957, chiamati a sottoscrivere un testo per rilanciare nei prossimi 10 anni l'integrazione europea. Juncker: "Ci sarà un 100esimo anniversario Ue". 

"Ci sarà un 100esimo anniversario della Ue", ha predetto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, al suo arrivo, come scrive Repubblica, definendo anche però "molto triste" un incontro senza la presenza della May e del Regno Unito. "I 27 devono dimostrare di essere i leader di quest'Europa", ha avvertito il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

"Dobbiamo anzitutto restituire fiducia ai nostri concittadini - ha detto il premier italiano Paolo Gentiloni -. È stato un viaggio di conquiste. Un viaggio di speranze realizzate e di speranze ancora da esaudire". Poi ha ricordato: "Alla fine della seconda guerra mondiale, l'Europa era ridotta a un cumulo di macerie. Milioni di europei morti. Milioni di europei rifugiati o senza casa. Un continente che poteva contare su almeno 2500 anni di storia, ritornato di colpo all'anno zero", ha continuato. "Prima ancora che la guerra finisse, reclusi in una piccola isola del Mediterraneo, due uomini, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, assieme ad altri, sognavano un futuro diverso. Un futuro senza guerre. Un futuro prospero. Un futuro di pace".

"Bisognerà rivedere i trattati, tutti. Ora inizia una fase costituente" ha detto dopo la firma della dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

IL PROGRAMMA. Trattati Roma: si replica l'evento del 1957

E' stato necessario chiedere l'autorizzazione a Bruxelles per trasportare con tutta la cautela del caso la teca che contiene il documento firmato nel 1957 da Francia, Germania Ovest, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Dal ministero degli Esteri è approdata al Campidoglio, appoggiata su una base in un contenitore trasparente, in bella mostra, per ricordare quei trattati che istituirono e disciplinarono, rispettivamente la Comunita' economica europea e la Comunita' europea dell'energia atomica.

La nuova dichiarazione di Roma ha ricalcato quell'evento, fermo restando che la cerimonia si è tenuta tra rigidi controlli e gli occhi attenti delle forze dell'ordine, mentre allora - quando non c'era il pericolo del terrorismo - la piazza era gremita di cittadini. Il personale del cerimoniale di palazzo Chigi, quello della Farnesina e tutto quello capitolinohanno lavorato in sinergia e con grande sforzo per due mesi per far si' che tutto fili liscio. "Per un evento che - sottolinea uno degli organizzatori - e' secondo solo a quello del Giubileo".

Per accogliere 40 tra Capi di Stato e di governo, trenta delegazioni (ci sono quelle delle istituzioni europee oltre ai rappresentanti dei 27 Paesi: dopo la Brexit e' assente alla kermesse la Gran Bretagna), oltre mille giornalisti (1050 per l'esattezza), provenienti anche da Giappone, Canada, Stati Uniti e Qatar. Nella sala degli Orazi e dei Curiazi sono state sistemate 160 sedie: oltre ai Capi di Stato e di governo e alle maggiori cariche delle istituzioni europee, il palazzo dei Conservatori in Campidoglio ha ospitato, tra gli altri, anche il governatore della Banca Centrale europea, Mario Draghi e il presidente della Corte di giustizia europea, Koen Lenaerts. Presenti anche il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, l'ex premier Romano Prodi e l'ex ministro Emma Bonino. I rappresentanti dei Paesi europei hanno ricevuto una medaglia di bronzo coniata dalla Zecca e una penna speciale con la quale firmeranno la dichiarazione. Per l'occasione anche un francobollo celebrativo. Il logo della celebrazione del sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma e' stato disegnato da una studentessa di un liceo artistico italiano che ha vinto un concorso organizzato per l'appuntamento europeo.

Sono stati il premier Paolo Gentiloni, il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, e il presidente di turno della Ue, il maltese Muscat, i primi ad arrivare nella piazza del Campidoglio e ad accogliere, dopo il saluto con la sindaca Raggi, i rappresentanti dei Paesi europei che al termine della cerimonia hanno firmato il nuovo documento. Dalle 9 alle 9,40 l'arrivo di  tutti i Capi di Stato e i primi ministri. Nella Sala dell'Esedra del Marco Aurelio il discorso di benvenuto della prima cittadina capitolina e poi tutti gli invitati si sono spostati nella Sala degli Orazi e dei Curiazi dove da un altro ingresso sono entrati gli altri ospiti. Secondo il protocollo, è stato dato subito spazio agli interventi del presidente del Consiglio Gentiloni, del presidente del Parlamento Ue Tajani, del presidente di turno della Ue, Muscat, del presidente del Consiglio Ue, Tusk, e del presidente della Commissione europea Juncker. Alle 11,45 la firma. A conclusione della cerimonia solo i Capi di Stato e di governo sono entrati nel cortile del Palazzo dei Conservatori per la photo opportunity. Poi la conferenza stampa. Finito l'incontro con i giornalisti appuntamento successivo al Quirinale per il pranzo organizzato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. I rappresentanti Ue in questa occasione sono stati raggiunti dalle e dai consorti che in mattinata hanno in programma una visita in un museo della Capitale.

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