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Politica
Ue, Borghi: Unione europea a guida Lega o per l'Italia è meglio andarsene

Unione europea, Borghi: "Ue a guida Lega, ultima chance per cambiarla davvero"

Ue: Salvini, non abbiamo intenzione di uscire dall'Europa ma migliorarla - 'Non abbiamo alcuna intenzione di uscire dall'Europa, vogliamo cambiarla, migliorarla ma non abbandonarla'. Cosi' il vice presidente del Consiglio, Matteo Salvini, dopo che il presidente della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi (Lega) aveva scritto su 'Twitter': "Se non riusciamo a cambiare l'Europa secondo me dovremmo uscirne. Le prossime elezioni europee saranno l'ultima chance".

"Non minaccio l'uscita dall'Unione europea, semmai ho detto il contrario. Io punto a vincere le elezioni del 26 maggio per cambiare l'Europa. E se dico che questa sarà l'ultima chance per cambiare davvero l'Ue è perché spero di vincere e di poterlo fare". Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio alla Camera e responsabile economico della Lega, intervistato da Affaritaliani.it, interviene sulle polemiche nate dopo le sue parole di questa mattina ad un dibattito della Cisl a Milano ('Se non riusciamo a cambiare l'Europa, meglio uscirne').

Borghi spiega: "Dobbiamo tentare adesso ciò che non era pensabile solo fino a pochi anni fa. Abbiamo la strordinaria possibilità di essere noi la guida del cambiamento dell'intera Europa. E per noi intendo l'Italia, la Lega, Matteo Salvini". Cambiare l'Unione europea con chi però? " Con tutti gli scontenti di questa Europa, tra i quali sicuramente Marine Le Pen. Altre forze soprattutto dei Paesi dell'Est, penso a Orban ma non solo a lui, sono potenzialmente affini a noi per come vedono l'immigrazione e l'economia. Fino adesso, però, per convenienza sono stati con i gruppi che comandavano l'Ue. Secondo me le proiezioni che si leggono in questi giorni basate sui sondaggi sono sbagliate e i sovranisti prenderanno molti più voti. Detto ciò, i gruppi all'Europarlamento saranno molti diversi da quelli del passato. Alle elezioni di fine maggio non si presentano il Ppe e il Pse, le alleanze si fanno dopo. Tantissimi partiti che nella legislatura che sta per terminare sono andati nel gruppo dei conservatori, dei popolari e dei socialisti - e lo hanno fatto per appoggiarsi a chi governava - potrebbero venire con noi. Sono convinto che la Lega potrà essere il primo partito del futuro Parlamento europeo e i sovranisti il gruppo più numeroso, anche con l'ingresso di Orban e di altri dell'Est Europa.

Borghi lancia poi la candidatura di Matteo Salvini alla guida della prossima Commissione europea. "Ideologicamente, come leader del primo partito europeo, lo sarebbe in ogni caso. E se lo vorrà fare sarebbe la scelta quasi naturale. La Lega alla guida del cambiamento di tutta l'Europa. E per cambiare basterebbe davvero poco, da deficit 0 a disoccupazione 0 e in un attimo cambia tutto per l'Europa, per l'Italia e per chi oggi viene martellato anziché aiutato. Poi se anche stavolta ci sarà la grande ammucchiata e la Germania continuerà a fare quello che vuole in Europa vuol dire che proseguiremo da soli andandocene. Meglio soli che male accompagnati", conclude il responsabile economico della Lega.

Ue, le parole di Borghi al convegno della Cisl: progetto Ue "fallimentare e tossico per l'Italia"

"Penso che questa opportunita' sia l'ultima. Se a seguito di queste elezioni ci saranno i soliti 'mandarini' guidati dalla Germania a guidare le politiche economiche, sociali e migratorie, a uso e consumo della Germania e a nostro danno, io diro' di uscirne. O riusciamo a cambiarla o dovremo uscirne". Lo ha detto il responsabile economico della Lega, Claudio Borghi, a un dibattito della Cisl definendo il progetto della Ue "fallimentare e tossico per l'Italia". "Se l'ambiente rimane tossico, io diro' andiamone fuori". "Bisogna metabolizzare il lutto e capire che il progetto dell'Unione Europea sia un progetto che per l'Italia e' stato fallimentare e tossico. Dal 2000 a oggi l'Italia e' cresciuta del 3 percento. Abbiamo perso due decenni e li abbiamo buttati, non c'e' stato nessun progresso economico" ha detto Borghi, attaccando un'architettura europea che a suo dire ha privilegiato la Germania e penalizzato l'Italia, applicando regole uguali per tutti senza tener conto delle differenze nazionali. "In questo bell'ambiente - ha aggiunto - che dovrebbe essere di solidarieta' e fraternita' abbiamo uno stato che e' in vantaggio rispetto a noi, che ha meno disoccupazione, che e' piu' ricco, che fa politiche espansionistiche e mercantiliste, che si finanzia a un tasso del 3 percento inferiore a noi. Che cosa dobbiamo fare, facciamo la gara contro Bolt con le gambe annodate?" "Confido di avere la possibilita' a questa tornata elettorale di poter essere tra quelli che guidano il cambiamento" per fare diventare la Ue un "ambiente non tossico", ad esempio "abolendo il pareggio di bilancio in costituzione e sostituendolo con 'disoccupazione zero' e facendolo diventare un obiettivo dell'Europa". "Invece di essere contributori netti diventeremmo ricettori netti perche' la Germania dovrebbe pagare per mettere su politiche del lavoro in Paesi in cui c'e' disoccupazione, in certi casi causata anche dalle sue politiche e dal suo modo predatorio di condurre il commercio internazionale". Se la Ue "invece di chiudere gli occhi sull'enorme surplus commerciale della Germania, che e' fuori da tutte le regole, lo facesse rispettare, magari l'ambiente sarebbe meno tossico. Se la Ue invece di dire all'Italia di fare zero deficit valutasse quale e' il paese piu' in recessione e consentisse a quello di fare piu' deficit, sarebbe un ambiente meno tossico". In questo ambiente "non ci sarebbe lo spread perche' ci sarebbe un cambiamento della mission della Bce in modo tale che diventi prestatore di ultima istanza, invece di utilizzare il mercato per bastonare gli Stati". "Adesso non possiamo piu' giocare" ha concluso Borghi, secondo cui "la possibilita' di cambiare va data".

LA REAZIONE DEL M5S - "Non abbiamo alcuna intenzione di uscire dalla Ue, per questa ragione sarebbe meglio evitare dichiarazioni che possano mettere a rischio la fiducia degli investitori e di conseguenza la nostra economia". E' secca la replica all'uscita del leghista Borghi che M5s affida al capogruppo alla Camera, Francesco D'Uva. "Vogliamo ricominciare a credere nel sogno europeo, di una grande casa comune che protegga i cittadini e liberi i governi dai vincoli assurdi dell'austerity. Il lavoro - riprende - e' appena iniziato, Luigi Di Maio sta mettendo insieme un gruppo di movimenti che condividono l'idea di dover cambiare profondamente questa Europa. Perche' sia piu' solidale, perche' inizi ad occuparsi dei reali bisogni dei cittadini, perche' tuteli le imprese e i produttori locali, e perche' chiuda per sempre la stagione dei favori alle lobby e ai grandi interessi finanziari". "Ripartiamo dunque da qui: siamo saldamente dentro l'Europa ma per cambiarla", assicura.

Tajani: Roma dica chiaramente se vuole uscire da Ue - "Il governo italiano dica chiaramente se vuole uscire dall'euro e dall'Unione europea. Troppe ambiguita' e dichiarazioni sconsiderate provocano solo danni all'Italia e agli italiani". Cosi' il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in un tweet. In mattinata il responsabile economico della Lega Claudio Borghi aveva affermato che l'Italia dovrebbe uscire dalla Ue "se resta tossica" dopo le elezioni.

UE, BERNINI (FI): BORGHI IRRESPONSABILE, GOVERNO DICA CHE VUOLE USCIRE

"Ci risiamo: il presidente della Commissione Bilancio della Camera riparla dell'uscita dell'Italia dall'euro se alle prossime elezioni europee non vinceranno i populisti. Non gli bastano, evidentemente, i danni già provocati dalla prima versione del contratto di governo, l'impennata dello spread e la fuga degli investitori esteri. Ora basta con questo balletto irresponsabile sull'orlo del baratro, e basta anche con le prese di distanza tattiche come quella del capogruppo D'Uva, che per smentire BORGHI ha letteralmente copiato le parole di Berlusconi e di Tajani. Ma chi gli crede più? La maggioranza sta scherzando col fuoco sulla pelle degli italiani, perché con l'uscita dall'euro lo scenario sarebbe devastante, con i risparmi che diminuirebbero di colpo di 225 miliardi di euro, con una immediata svalutazione, del 30 per cento e l'inflazione al 7,5%. Il governo, che ha fatto di tutto per portare l'Italia a un preoccupante isolamento internazionale, ci dica con una sola voce, ora e subito, se vuole uscire o no dall'euro e dall'Europa. L'ambiguità e il doppiogiochismo devono finire una volta per tutte". Lo dichiara Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato.

Ue: De Luca (Pd) a Borghi, fallimentare e tossico per Italia è questo governo

"Dopo mesi di assenza e isolamento sui tavoli europei, che hanno indebolito e reso del tutto inconsistente la posizione del nostro Paese in Ue; dopo mesi di scelte che hanno bloccato gli investimenti e le grandi opere; dopo mesi di azioni che hanno fatto calare l'occupazione e hanno portato la nostra economia addirittura in recessione, è evidente a chiunque che ad essere fallimentari e tossiche per l'Italia sono le politiche del governo M5s-Lega. A seguito delle elezioni europee, saranno molto probabilmente gli italiani a cacciare fuori dalle stanze del potere questo esecutivo di incompetenti". Così Piero De Luca, capogruppo Dem in commissione Politiche europee.

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