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Politica
Ue, furia Lollobrigida per il reato di ecocidio: "Pac? Garantire i produttori"
Francesco Lollobrigida

Ambiente, Lollobrigida commenta il nuovo reato: "Un favore ai Paesi extra Ue che inquinano più di noi"

Il Parlamento europeo ha deciso di introdurre un nuovo reato a tutela dell'ambiente. Si tratta dell'"ecocidio" e chi commette crimini contro la natura rischia fino a 10 anni di carcere. Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida va su tutte le furie per questa decisione. "Questa visione ideologica - dice il cognato di Meloni a Libero - mette in discussione il ruolo dell'uomo e le sue capacità di manutenzione del territorio. C'è una parte dell'Europa che sembra vivere su un altro pianeta perché è pregiudizievolmente contro l'opera dell'uomo. Tutti i lavori delle bonifiche degli argini dei fiumi che vengono fatti, le opere di bonifica dell'uomo, per una parte del parlamento anziché essere apprezzati vengono considerati dannosi. Si cerca di indebolire un continente a vantaggio di altri Paesi extra Ue che inquinano di più. Se ragioniamo sull'impatto zero, allora deve valere per tutti, soprattutto per il comparto agroalimentare".

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"Sentiamo dire spesso - ha detto ancora Lollobrigida - 'vediamo cosa dice l'Europa, ma voglio dare una notizia: in Europa aspettano di sapere cosa dice l'Italia, che è un Paese fondatore e centrale. Ieri, durante l'Agrifish, abbiamo presentato un documento che invita la Commissione Ue a fare un passo indietro rispetto alle politiche ideologiche e folli che, in nome di un presunto ambientalismo, hanno messo in ginocchio il nostro settore primario. Abbiamo chiesto una revisione della Pac che assicuri reddito agli agricoltori e garantisca al tempo stesso la tutela dell'ambiente. Su questo c'è stata grande apertura in Europa. Così come nell'azione di contrasto al cibo sintetico, che, come Governo, stiamo portando avanti e che ha visto già 14 nazioni appoggiare la nostra proposta".

L’Unione europea, introducendo il reato di "ecocidio", è diventata così il primo organismo internazionale a dotarsi di una simile legge, votata ieri con una maggioranza molto larga: 499 sì, 100 no e 23 astenuti. Gli Stati membri avranno due anni per recepire la norma nella legislazione nazionale. I reati ambientali commessi sia da privati sia da rappresentanti di aziende - riporta Il Giornale - saranno punibili con una pena detentiva variabile a seconda della durata, della gravità e della reversibilità o meno della natura del reato che può arrivare fino a otto anni, anche se in caso di morte di una o più persone si può arrivare addirittura a dieci. I trasgressori saranno anche tenuti a ripristinare l’ambiente degradato e a risarcire i danni provocati. Sono previste anche multe per le aziende che potrebbero essere fisse (24 o 40 milioni di euro) o una percentuale del fatturato globale annuo (3 o 5 per cento), naturalmente in funzione della gravità del reato.






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