Ue, la lettera di richiamo all'Italia? Quello che voleva Renzi
Scontro Italia-Commissione europea, tutta la verità
La lettera di richiamo dell'Unione europea all'Italia sulla Legge di Bilancio 2016? Una manna per il presidente del Consiglio. Sembra strano detto così, ma pare proprio che Matteo Renzi abbia cercato in tutti i modi di arrivare alla lite con Bruxelles, lite per altro - come ha scritto Affaritaliani.it (leggi qui)- ingigantita e forse perfino montata ad arte. E' evidente che l'opinione pubblica abbia ormai un pessimo giudizio sulle istituzioni europee, lontane, burocratiche e tecnocrate.
E quindi cosa c'è di meglio di uno scontro con la Commissione e magari anche con la "cattiva" Cancelliera tedesca Angela Merkel? Insomma, dimostrare agli italiani che il governo non si inchina ai diktat di Bruxelles e di Berlino può spostare molti voti verso il sì in vista del referendum istituzionale del 4 dicembre. E, come noto, in questo momento in vantaggio è il no e quindi il presidente del Consiglio ha la necessità di inventarsi qualcosa per recuperare terreno nelle ultime settimane di campagna elettorale.
Certamente le tensioni sui migranti e sul deficit tra Roma e la Commissioni sono in parte reali, tanto che la lettera di richiamo arriverà anche ad altri paesi, ma - stando a fonti qualificate - il premier e il ministro Padoan non avrebbero fatto nulla per evitare la lite con l'Europa, anzi l'avrebbero addirittura in qualche modo favorita nello scrivere la Legge di Bilancio, proprio per utilizzarla in campagna elettorale. C'è chi scommette che se il 4 dicembre vincesse il sì all'indomani la pace tornerebbe immediatamente sull'asse Roma-Bruxelles.