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Politica

Di Alberto Maggi

Dietrofront in Veneto. Il governatore Luca Zaia ha deciso di sospendere il decreto di moratoria di due anni per l'applicazione delle norme sui vaccini. La parola ora passa al Consiglio di Stato. "Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale", ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin appena appresa la notizia del cambio di rotta del Veneto, come scrive Repubblica. Il governo era già al lavoro sul ricorso da presentare contro il provvedimento preso lo scorso 4 settembre.

Quella che dalla Regione definiscono una "decisione tecnica" sta già creando imbarazzo nella Lega. Matteo Salvini fino a ieri si era esposto molto a supporto del decreto di moratoria. Zaia lo ha informato stamattina del cambio di rotta. Il leader della lega ha incassato. Nessuna lite, ma evidente tensione. Le ragioni che hanno spinto il governatore a cambiare idea sono anche politiche. Teme che la corte costituzionale dia ragione al ricorso del governo e questo rafforzerebbe Forza Italia, che, in Veneto come a Roma, non appoggiava la decisione iniziale del governatore leghista. Temendo ripercussioni sulla tenuta della giunta regionale, ha deciso di allinearsi ai "colleghi" Maroni e Toti. Con buona pace di Matteo Salvini...

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