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Politica
Zingaretti apre a LeU e divide il Pd. L'area Giachetti si astiene in Direzione

La Direzione del Partito Democratico ha approvato la relazione del segretario, Nicola Zingaretti. Unici ad astenersi, i 17 membri della mozione Giachetti. Hanno invece votato a favore sia la mozione Martina sia l'area Lotti-Guerini.

PD: ASTENUTI TUTTI DELL'AREA GIACHETTI, 'AMBIGUITA' SU APERTURA A LEU' - Gli astenuti sulla relazione di Nicola Zingaretti alla Direzione del Pd sono tutti dell'area interna che fa riferimento a Roberto Giachetti. Il numero complessivo dovrebbe alla fine essere di 18 astenuti, e non di 17 come in un primo conteggio quando non era stato considerato il voto di Anna Ascani. "Ci siamo astenuti per la troppa ambiguità sulla domanda che Anna Ascani ha posto con chiarezza", il segretario "non ha escluso l'apertura della lista europea a Leu, anzi. Per questo non potevamo che astenerci", è la motivazione degli astenuti.

Europee: Zingaretti, no nuovo logo, Pd e "Siamo europei" - Alle europee "non ci sara' un nuovo simbolo. Penso a quello del Pd con dentro la scritta 'Siamo europei', perche' e' il simbolo di una idea di Europa che mira a rifondarla. Dobbiamo provarci, con contributo di personalita' che militano nella nostra famiglia, in una stagione unitaria che mette insieme il meglio dell'europeismo. Dialoghiamo con tutte le forze della coalizione per dare questa sensazione". Lo ha detto Nicola Zingaretti nella replica alla Direzione nazionale del Pd.

I DUBBI DELLA ASCANI (GIACHETTI) - "Alleanze alle amministrative ok. Si sono sempre fatte, a prescindere dalla corrente del candidato sindaco. Ma alle Europee che significa? Escludiamo in modo esplicito che sia un modo per riaprire la porta a Mdp? Questo per noi è dirimente". Lo ha detto Anna Ascani nel suo intervento alla Direzione del Pd.

EUROPEE: ASCANI, 'NASCONDERE IL SIMBOLO NON PORTA GRANCHE'' - "Nascondere il simbolo non porta granché. Vorrei quindi capire come sarà questo nuovo simbolo. Bene il riferimento a Siamo europei, ma non nascondiamo il nostro logo". Lo ha detto Anna Ascani nel suo intervento alla Direzione del Pd.

PD: ASCANI, 'I COLPEVOLI SONO NEI GIALLI MA IN BASILICATA E' SCONFITTA' - "Se governi una regione dal '95, compresi gli anni del berlusconismo imperante, poi perdi così hai perso. Possiamo guardare i dati quanto ci pare ma è così. Ed è colpa mia. Sono seria. È anche colpa mia, probabilmente più mia che tua Nicola". Lo ha detto Anna Ascani nel suo intervento alla Direzione del Pd. "A me cercare colpevoli non piace e quando mi viene voglia di farlo leggo un giallo. Non ho mai apprezzato chi si rifugia nella comfort zone di 'è colpa di tizio'", ha detto ancora la Ascani sottolineando: "Fotografare una situazione, anche con un eccesso di ironia, non è dare colpe. Peraltro non mi pare che quando abbiamo perso Abruzzo e Sardegna Nicola fosse segretario. Eppure io ho detto esattamente la stessa cosa: arrivare secondi in regioni che governavi non è un buon risultato. Vuol dire perdere. Vittorie e sconfitte hanno tanti padri e madri. In passato non è stato così. Da qui in avanti per me è così".  

PD: ASCANI, 'CON CHIAREZZA ALTERNATIVI A DI MAIO E SALVINI' - "Alternativi a Salvini e Di Maio. L'ho detto e lo ripeto. Perché che l'alternativa siamo noi è abbastanza scontato, considerato che di là ci sono una destra che governa il Paese e una che governa le regioni. Ma bisogna aver chiaro che il bipolarismo è questo: noi da un lato e Di Maio-Salvini dall'altro". Lo ha detto Anna Ascani alla Direzione del Pd.

PD: MARTINA, 'BENE ZINGARETTI, UNITA' NECESSARIA MA SERVE ANCHE INNOVARE' - ''La relazione di oggi di Zingaretti in Direzione ci ha offerto un quadro condiviso del lavoro che dobbiamo fare. L'ho apprezzata''. Lo ha detto Maurizio Martina a margine della Direzione del Pd. ''Chi ha liquidato il dato lucano a colpi di tweet pensando ancora al Congresso non ha capito molto di quello che è accaduto", ha detto ancora Martina aggiungendo: "Bene 'Siamo Europei' nel simbolo Pd e la costruzione di liste aperte. Bene aver chiarito che il tema non è il ritorno del Pd di chi ha deciso di andarsene tempo fa. L'unita' delle forze italiane che si richiamano al socialismo europeo è una condizione per me necessaria ma non sufficiente; occorre lavorare a coinvolgere anche nuove energie liberal-democratiche, riformiste, ambientaliste. Noi non dobbiamo fare testimonianza, noi dobbiamo sviluppare un progetto per l'alternativa aperto e riformista. Di cambiamento e di innovazione''. ''Per me il cuore del progetto è l'uguaglianza sostenibile e la nuova sicurezza sociale da offrire come alternativa a chi da destra scommette sulla paura'', ha concluso Martina.

PD: GUERINI, 'BENE ZINGARETTI, SU LISTE EUROPEE OK A NO INDIETRO LANCETTE' - "Sono d'accordo con Zingaretti sull'invito al lavoro unitario e massimo impegno per le europee e le amministrative". Lo ha detto Lorenzo Guerini a margine della Direzione del Pd. "Sulla proposta di lista aperta alle europee piena condivisone per quanto ci riguarda ma, come ha detto il segretario, senza rimettere le lancette indietro", ha aggiunto Guerini.

‘SIAMO EUROPEI’ NEL SIMBOLO DEL PD. ZINGARETTI APRE A UNA "RETE DI ALLEANZE" - Reduce dalla sconfitta in Basilicata, dopo quelle in Abruzzo e in Sardegna, il Partito Democratico prova a ripartire dal “campo largo” del Centrosinistra. Nicola Zingaretti si sforza di tenere insieme le varie anime antisovraniste, da Carlo Calenda ai fuoriusciti del Pd, fino alla sinistra movimentista che è già entrata in Direzione. Il risultato è evidente fin dal simbolo del Pd per le elezioni europee del 26 maggio. “Credo sia giusto che anche nel simbolo la dicitura ‘Siamo europei’ sia caratterizzante, anche perché noi dobbiamo essere di rinnovamento dell’Europa, contro il rischio dei sovranisti”. E contro il rischio dei sovranisti Zingaretti apre a una “rete di alleanze” anche per le Amministrative di primavera. Ma con chi? “Alleanza non significa convergenze che mettono indietro le lancette della scissione”, dice il segretario del Pd quasi a voler tenere buoni i renziani che temono un ritorno di fiamma con Bersani & C., già molto agitati per il rientro nel Pd della deputata Elisa Simoni. “Non è mio obiettivo e credo non lo sia nemmeno per Articolo 1 che va a un congresso per divenire un soggetto politico”. Estote parati, dice Zingaretti ai suoi dirigenti, state pronti. “C’è un ritorno di forze che vogliono tornare a dialogare e noi dobbiamo farci trovare aperti e pronti. Per dire, c’è Italia Comune di Pizzarotti e Pascucci, che hanno fatto molti accordi in Italia come in Piemonte; ci sono le liste civiche legate a sindaci comunque argine allo sfondamento della destra; c'è +Europa, c’è Democrazia solidale, una nuova realtà che dobbiamo aiutare a consolidarsi e crescere perché sono una attrattiva a pezzi di elettorato in uscita dal centrodestra che non guardano a noi in primo luogo; c’è Campo Progressista. E’ il brodo in cui può lievitare una inaspettata risposta positiva di tante persone”.

PD: RENZI ANTICIPA LEOPOLDA, IN STAZIONE DA 18 A 20 OTTOBRE - "La questione educativa rimane centrale per oggi e per domani. Sara' centrale fra i temi della Fondazione che stiamo per lanciare da Milano. E sara' centrale anche tra i temi della Leopolda che, attenzione, si svolgera' il 18, 19, 20 ottobre e non la settimana dopo come avevamo annunciato. Chi sta gia' prenotando per Firenze sappia che le date ufficiali della Lepolda-10 saranno da venerdi' 18 a domenica 20 ottobre". Lo spiega Matteo RENZI nella sua e-news.

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