A- A+
Politica
Zingaretti con il cerino in mano. E Di Maio resta senza bussola...

 

A meno di una settimana dalla batosta elettorale subita in Umbria da Pd e M5S Nicola Zingaretti su Facebook pone una domanda retorica per sapere se c’è ancora qualcuno che difende il governo. Non è uno sfogo personale ma un atto politico. Il segretario Dem dimostra così il proprio stato di frustrazione e di impotenza politica ben sapendo che pochi nel Pd e nessuno fra gli alleati alzerà un dito, lasciandolo solo, col cerino in mano, a fare la guardia di un esecutivo che rischia di diventare presto un bidone di benzina vuoto. Il governo Conte il prossimo Natale mangerà il panettone  ma se poche settimane dopo il centrodestra dovesse davvero espugnare l’Emilia Romagna difficilmente il premier potrà aprire la colomba pasquale avviandosi così la più grave crisi della sinistra italiana, uno tsunami per il Pd e per il M5S. Al voto in  Emilia-Romagna, senza i 5Stelle, il PD non ha chance: ma uniti c’è il rischio di bissare quel che è accaduto in Umbria, con conseguenze catastrofiche al di là dei confini regionali. Ben lo sa Di Maio che taglia corto: “Emilia Romagna? Basta parlare di coalizioni!”.

E’ l’ultimo “no” dei 5Stelle al Pd che brucia definitivamente il progetto politico zingarettiano della “alleanza strategica”. Così il Partito democratico piomba nel classico “cul de sac. L’effetto Umbria pende come una spada di Damocle sui prossimi appuntamenti elettorali. Gli ultimi sondaggi (Supermedia settimanale elaborata da YouTrend per l’agenzia Agi) confermano una tendenza già nota: boom di Lega (32,8%) e FdI (8.9%), con FI al 6,8%, in contrapposizione alla caduta dei partiti di governo, con il crollo del M5S (18,0%), il calo del Pd (18,9%) e Italia Viva sotto il 5% (4,8%). In definitiva il Cdx, con la Lega baricentro, accresce i consensi distaccando le forze di governo (+5,6%). In particolare emerge lo smottamento del M5S, partito in crisi di identità, di progetto, di leadership.I 5Stelle sono al capolinea 

 

travolti dai loro stessi tatticismi e dall’illusione di essere una forza anti-sistema senza avere né ideali né idee per un “sistema nuovo”: andando al governo hanno esaurito la loro funzione, bruciandosi. Prima, al governo con la Lega di Salvini i 5Stelle non sono andati oltre la propaganda, rimanendo alla mercè del Capitano che li ha “mangiati” elettoralmente. Poi, al governo con il Pd nel Conte bis, i 5S si ripetono nei loro slogan e tatticismi consumati senza imprimere una vera svolta nel Paese. Da assalitori del Palazzo oggi sono visti come quelli che, dentro il Palazzo, non intendono schiodarsi dal loro potere, temendo il giudizio delle urne. Le alleanze del M5S, prima con la Lega poi con il Pd, falliscono e comunque non producono “valore”: né per se stessa, che perde voti, e nè per il Paese, che ristagna nella crisi.

D’altronde il M5S, non avendo più neppure la forza dei numeri, non può assumere la leadership di un esecutivo, tanto meno può pensare di governare l’Italia da sola: produrrebbe disordine fino al caos, disordine e caos da sempre rifiutati dagli italiani. Così vengono al pettine tutti i nodi di un M5S senza progetto perché senza pensiero, illusi dal consenso crescente e dal risultato del marzo 2018 basato sul rinfocolare degli istinti anti-sistema, anti-politica e anti-casta presenti negli italiani dopo decenni di malgoverno. Il Pd, partito che nasce e vive nel sistema, tiene adesso come ibernato in una alleanza purchessia e senza sbocco, questo M5S che non sa più cosa fare perché non sa più cos’è. E’ un’altra sbornia presa dagli italiani che stanno ancora una volta pagando il conto delle proprie illusioni. In questo quadro, l’alleanza di governo rischia di saltare, o con un incidente di percorso o dopo le elezioni emiliane. Il premier Conte tenta di far prendere il largo al suo governo ma galleggia senza rotta e senza sbocchi e non ha, privo di un suo partito, possibilità di condurre in porto la legislatura. Se il governo cade, si va al voto. Mattarella dixit. E per il Pd e il M5S sarà la resa dei conti. 

Commenti
    Tags:
    governo zingaretti di maio





    in evidenza
    Affari in rete

    Guarda la gallery

    Affari in rete

    
    in vetrina
    Boom per Salone del Mobile 2024 e Fuorisalone: i numeri tornano ai livelli pre Covid

    Boom per Salone del Mobile 2024 e Fuorisalone: i numeri tornano ai livelli pre Covid


    motori
    Opel Grandland 2024, rivoluziona il concetto di SUV

    Opel Grandland 2024, rivoluziona il concetto di SUV

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.