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Politica
Zingaretti ha già cambiato idea sul voto subito

Crisi politica, niente accordo ieri nella conferenza dei capigruppo sulla data in cui votare la mozione di sfiducia al premier Conte. Due maggioranze in Senato, da una parte il centrodestra di nuovo unito, dall’altra il Movimento 5 stelle, Pd e LeU ed Autonomie. Sarà dunque sfida oggi in aula mentre Salvini ha annunciato di essere pronto a ritirare i ministri.

Oggi in aula alle ore 18, il Senato voterà la conferma di quanto ha stabilito nella capigruppo ieri. Pd, Movimento 5 stelle, LeU e Autonomie, vogliono che il premier Conte faccia le sue comunicazioni sulla crisi il 20 agosto e solo poi si discuterà la mozione di sfiducia. Lega , Forza Italia e Fratelli d’Italia, invece hanno votato compatti per il voto di sfiducia a Conte il 14 agosto. La presidente Casellati in assenza dell’unanimità della capigruppo ha fatto ricorso all’aula, decisamente criticata da Dem e Leu. Intanto i Dem con sfumature diverse stanno operando per creare una nuova maggioranza . Renzi ha proposto un governo istituzionale, il segretario Zingaretti sarebbe più propenso a all’idea di un governo di più largo respiro che non si limiti a fare solo la manovra.

Oggi risulta essere una giornata cruciale per i due ex alleati, alle prese con la crisi di governo. “Non siamo attaccati alle poltrone” ha affermato Matteo Salvini. Il leader della Lega chiede un immediato ritorno alle urne senza perdere tempo. Su questo si è riunito il centrodestra intorno alla Lega e in mattinata è prevista una riunione tra Salvini, Berlusconi e Meloni, in vista di nuove elezioni. Le anime del centrodestra Lega Forza Italia e Fratelli d’Italia, quindi, si sono ricompattate anche sulla mozione di sfiducia a Conte, avanzata dalla Lega. A sostenere il Presidente del Consiglio, è il capo politico del Movimento 5 stelle, Di Maio, che chiede le dimissioni del ministri della Lega e smentisce categoricamente una apertura a Renzi. Vedremo cosa succederà cosa succederà nel centrosinistra. Si vedono ancora divisioni interne nel Pd e vedremo fin quando durerà. Zingaretti ha già cambiato idea sul fatto delle votazioni subito e che Renzi possa risultare utile al partito.

Ora infatti il segretario Dem Zingaretti, apre ad un governo che possa terminare questa legislatura e lancia un appello all’unità del partito ma dice no ad un governo istituzionale proposto dall’ex premier Renzi. Ma giorni fa Zingaretti, come ha scritto il 9 agosto su Il Fatto Quotidiano, Vincenzo Bisbiglia, non aveva detto “Voto subito e senza primarie. No a tecnici e Conte bis, anche se ce lo chiede Mattarella” ?

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