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AQP, coro di critiche alla nomina di Di Cagno Abbrescia

Trasversali e tutte molto critiche le reazioni alla nomina di Simeone Di Cagno Abbrescia, nuovo presidente di Acquedotto pugliese (AQP). 

Lacarra japigia
 

In una nota del segretario regionale del Partito Democratico della Puglia, on. Marco Lacarra, dichiara: “La voce circolava da mesi, ma adesso è ufficiale. L’ex sindaco di Bari ed ex deputato di Forza Italia, Simeone di Cagno Abbrescia, è il nuovo presidente di Acquedotto pugliese, la più importante società partecipata della Regione Puglia nonché il più grande acquedotto d’Europa. Da acerrimi nemici ad alleati, il passo è stato breve".

"Ritengo questa nomina inopportuna - precisa Lacarra - per diverse ragioni. Premesso che non mi permetto di discutere le qualità della persona si avverte una nota stonata per quello che Di Cagno Abbrescia ha rappresentato qui in Puglia e a Bari in particolare. L’ex sindaco è un simbolo della cultura di centrodestra e ha guidato l’amministrazione comunale per dieci anni in un momento storico molto delicato".

"Noi eravamo all’opposizione - prosegue Lacarra - e non abbiamo mai condiviso la sua azione di governo estremamente distante per cultura politica ed ideologia da quella di centrosinistra. Due esempi su tutti: la gestione di Punta Perotti e dell’ex Fibronit. E ancora ci sarebbe da chiedersi come mai nell’arco di soli due anni il consiglio di amministrazione di Aqp sia cambiato già quattro volte, circa ogni sei mesi. Auspico un ripensamento nell’interesse dell’unità del centrosinistra”.

gemmato marcello
 
Medesimi toni nella dichiarazione di Marcello Gemmato deputato neoeletto di Fratelli d'Italia: "Trovo inopportuno, prima che deludente, che una figura storica e chiave del centrodestra degli anni '90, sindaco e parlamentare, divenga uomo della corte di Emiliano che, sempre più in difficoltà, reperisce nel centrodestra uomini per sottrarsi ad un declino che è sotto gli occhi di tutti". E' quanto dichiara il neoeletto deputato di Fratelli d'Italia, Marcello Gemmato.
 
"Simeone Di Cagno Abbrescia - aggiunge il neo parlamentare Gemmato - come era già trapelato dai social, accettando l'incarico di presidente di Aqp, ha sposato la causa del suo principale avversario politico nelle competizioni amministrative baresi. Poco mi interessa (se vi è) il disegno politico dell'uno e dell'altro, resta il fatto che questi episodi non fanno che ingrossare le file dei 5Stelle. Fratelli d'Italia ritiene che in politica coerenza e linearità siano valori essenziali".
M5S Puglia
 

In un'unica nota le reazioni degli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi: "Quando si arriva ad utilizzare un bene primario come l’acqua pubblica come merce di scambio per squallidi giochi di poltrone, si è davvero toccato il fondo quello stesso fondo già toccato da Michele Emiliano precipitato all’ultimo posto nelle classifiche di gradimento dei presidenti di Regione".

"Come stupirsi? Mentre i pugliesi rimangono senz’acqua - denunciano i pentastellati - Emiliano continua a utilizzare la Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese per i suoi giochi politici, arrivando a nominare il suo ex acerrimo avversario politico (evidentemente di facciata) Simeone Di Cagno Abbrescia addirittura Presidente di Acquedotto Pugliese, esattamente come era stato già annunciato nell’audio della moglie dell'ex Sindaco di Bari di centrodestra su cui abbiamo chiesto un’audizione che ancora non ci è stata concessa".

acquedotto pugliese
 

"Lo stesso metodo della “poltrona” utilizzato dal Presidente per rabbonire il suo ex competitor di centrodestra alle elezioni regionali Francesco Schittulli a cui, invece, è toccata una nomina da consulente per la Sanità. Tanto vale che gli elettori di centrodestra e di centrosinistra se ne facciano una ragione: votare gli uni o gli altri significa votare la stessa cosa. Emiliano ha provato a comprare il silenzio anche del M5S, ma in quel caso gli è andata male: siamo stati gli unici ad aver rifiutato tre assessorati perché per noi valori come coerenza e rispetto per gli elettori contano più di qualsiasi poltrona".

"Il centrosinistra ha dunque regalato un’altra poltrona al centrodestra - sottolineano gli otto consiglieri M5S - e due membri su tre del vecchio CdA sono stati riconfermati nonostante gli scandali e le inefficienze della loro attività. Pare quasi che siano intoccabili, De Sanctis in primis che con un passato in IREN fa temere un futuro di privatizzazione. Carmela Fiorella, la compagna dell’ex assessore Caracciolo a cui si aggiunge la new entry Luca Perfetti che solo una settimana fa, da avvocato, rappresentava un’azienda in una causa contro AqP, presso il Consiglio di Stato. Tutte nomine perfettamente legittime, ma sulla cui opportunità ci sarebbe da discutere a lungo". 

Emiliano DiCagno1
 

"Dal canto nostro - concludono i pentastellati - nelle prossime settimane daremo battaglia sia in Consiglio regionale che fuori, siamo già al lavoro su una mozione per chiedere il ritiro degli atti di nomina, perché non hanno rispettato la legge regionale 24/78, che impone la richiesta di un parere preventivo alla Commissione Affari Generali prima di procedere alla nomina di un Presidente e Vice Presidente di un ente come AqP. Auspichiamo che tutte le altre forze politiche la approvino e si affrettino a passare dalle lamentele ai fatti. Con l’acqua di tutti i pugliesi non si scherza".

Altra bordata arriva dal presidente del gruppo regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo: "Senza possedere la sfera di cristallo avevamo già previsto quello che sarebbe accaduto: le dimissioni, di qualche giorno fa, del presidente Nicola De Sanctis e del consigliere Carmela Fiorella (e ieri rinominati nel CdA in modo così platealmente ingenuo da far capire che sotto c’è ben altro), servivano solo a “fare fuori” dal CdA dell’Acquedotto Pugliese quello che l’estate scorsa era un fedelissimo del governatore, l’imprenditore Nicola Canonico".

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"Poi qualcosa si è rotto - sottolinea Zullo - e ci chiediamo: i dissapori e gli scontri violenti sono di natura personale o hanno attinenza con le politiche gestionali dell’ente? Perché è chiaro che nel secondo caso è doveroso per il presidente della Regione (e il principale azionista di AQP) venire in Consiglio regionale a raccontare per filo e per segno cosa ha portato Canonico nel giro di pochi mesi a passare da “uomo di Emiliano” a “nemico di Emiliano”. Del resto, crediamo che abbia diritto di conoscere le motivazioni anche Confindustria che, come ci comunicò Emiliano, lo aveva indicato nel CdA" .

"Ma Emiliano venga in Consiglio - aggiunge Zullo - anche a spiegarci quale mission ha in mente per il più grande Acquedotto europeo: la nomina di Floriana Gallucci, braccio destro di Gianfranco Grandaliano, fa ipotizzare che quello dei “rifiuti” sarà un grande business per l’ente. Ma come? Con quali modalità? A beneficio di chi?"

Distaso Ventola
 

"Infine, non entriamo nel merito della scelta del nuovo presidente", conclude Zullo, "Siamo ormai abituati a un Emiliano che a Roma vuole governare con i grillini e a Bari non vi è una sola agenzia dove non vi sia un ex esponente, che si è “abbeverato” in passato nel centrodestra e che sono sempre in cerca di “fonti fresche” dove continuare a bere! Oggi è Emiliano domani chissà…"

Anche il coordinatore e consigliere regionale di Direzione Italia-Noi con l'Italia, Francesco Ventola, affida alla sua pagina Facebook il commento sulle ultime nomine dell'Acquedotto Pugliese: "In una Regione che ha speso il 50% degli investimenti previsti nel biennio 2016/2017 pari a 430milioni di euro, che ha perdite idriche per il 48% , il presidente Emiliano pensa davvero che ai pugliesi siano interessati alle nomine e ai siluramenti dei componenti del CdA e non di avere un sistema idrico e di depurazione efficiente?" Di qui l'invito di Ventola a Emiliano: "Smettila di fare il nominatore e fai il governatore!" 

congedo erio
 

Ed Erio Congedo, consigliere regionale Fratelli d'Italia Puglia, aggiunge ancora: "Emiliano tenta la rimonta dopo l'affanno che lo vede in basso nella graduatoria di gradimento dei governatori italiani e pesca a destra figure storiche, sue avversarie, per affidare incarichi. E' successo prima con Francesco Schittulli, ora con Simeone Di Cagno Abbrescia. Mi fa specie che il presidente della Regione Puglia debba pescare a destra per nomine fiduciarie e addirittura per la presidenza di un ente importante quale l'Aqp".

"Ognuno, certo, risponde alla propria coscienza e agli elettori - conclude Congedo - ma cercare sponde a destra in questo momento non rende onore a lui e, a mio parere, non fa bene a chi ha accettato l'incarico. E'inevitabile, alla luce di episodi come questo, che i cittadini e gli elettori si sentano poi lontani da realtà politiche di sinistra e di destra, dalle quali Fratelli d'Italia prende orgogliosamente le distanze".

(gelormini@affaritaliani.it) 

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