Bari F.C. fallisce il salvataggio
La squadra precipita in serie D
Le speranze per il Bari F.C. affondano nel pozzo di San Patrizio dei debiti. Si ripartirà dalla Serie D.
Un pozzo di S. Patrizio con un mare di debiti, ma cosa ancora più sconvolgente il continuo spuntare di nuovi filoni debitori, tali da mandare all'aria ogni tentivo di salvataggio da parte della cordata italo-inglese, che si era resa disponibile a ricapitalizzare il Bari F.C. 1908.
Morale della favola: la società biancorossa non si iscrive al campionato di serie B e - dopo 110 anni - dice addio al calcio professionistico. Gli investitori si sono tirati indietro, troppe non risppste e situazione molto nebulosa. E così sono sfumate le speranze che il proprietario del Leeds United, Andrea Radrizzani, versasse 2,3 milioni di euro. A cui l'imprenditore barese Ferdinando Napoli, presidente di Edilportale, avrebbe aggiunto un bonifico di 700mila euro.
"Questo è un brutto giorno non solo per il calcio barese, ma per tutta la città - ha dichiarato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che si era speso come mediatore della trattativa - è il giorno di una sconfitta, che brucia mille volte di più di tutte le sconfitte sul campo".
"Ci abbiamo provato tutti a fare tutto quello che era possibile", ha proseguito Decaro, "Ho provato anche io, forse andando oltre le competenze di un sindaco. L’ho fatto da responsabile di una grande comunità, l’ho fatto da cittadino e anche da tifoso. Ora però non bisogna mollare. Dobbiamo continuare con tutte le nostre forze a lavorare perché a Bari il calcio non finisca in questo pomeriggio di luglio. Non lo merita la città, non lo meritano i suoi tifosi".
(gelormini@affaritaliani.it)