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Bari, Forum Mediterraneo in Sanità. Gallipoli primo prelievo fegato a 87enne

La Salute vista da Sud e dall’interno, ascoltando pazienti e operatori sanitari. Il 12 e 13 settembre si tiene a Bari il Forum Mediterraneo in Sanità “Innovazione e sostenibilità delle cure: le proposte da Sud”, organizzato da AreSS Puglia e Fondazione Sicurezza in Sanità. Nel contesto della Fiera del Levante, la Puglia propone un laboratorio di idee e progetti, sperimenta tavoli di confronto e rilancia occasioni di scambio. Un dialogo tra esperti, ma che si rivolge ad un pubblico vasto e variegato, fatto di operatori sanitari e cittadini, tra storie di successo e ipotesi di innovazione.

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Il programma, dopo l’apertura (12 settembre, ore 9,30) con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il sottosegretario al Ministero della Salute Davide Faraone, propone subito diversi spunti di riflessione e di confronto per conoscere più in profondità cosa sta accadendo nel contesto sanitario pubblico. La “persona” sarà al centro del primo evento mattutino (Sala Auditorium – ore 11.30) che parte dal concetto di “partecipazione”: saranno presentati, infatti, i risultati di due diversi progetti sul clima organizzativo e sull’umanizzazione delle cure nelle strutture di ricovero, con la Asl Lecce capofila di quest’ultimo progetto a livello regionale.

 

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La sessione, intitolata “Persona - partecipazione e responsabilità”, sarà coordinata da Nicola Pinelli, Direttore Generale della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso). Sarà quindi Nicola Bellè, del Laboratorio Management e Sanità (MeS) Scuola Sant’Anna Pisa, ad entrare nei dettagli della ricerca “Professionista e clima organizzativo: i risultati 2017 delle Aziende Sanitarie pugliesi”. A seguire l’approfondimento su “Paziente e Umanizzazione: la valutazione partecipata 2017 degli ospedali pugliesi”, con l’intervento di Sonia Giausa, responsabile scientifico del Progetto Regionale per l’ASL Lecce, e Sara Carzaniga coordinatrice della ricerca Agenas “La valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero”.

 

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Seguirà il commento dei risultati delle ricerche, con l’intervento di Tonino Aceti, coordinatore Nazionale del Tribunale Diritti del Malato - Cittadinanzattiva, di Filippo Anelli, presidente ordine dei medici di Bari (OMCeo) e di Giovanna Teresa Pontiggia, segretaria dell’Ordine.

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Intanto all’Ospedale di Gallipoli - per la prima volta - in 24 ore di intenso lavoro, è stato portato a termine un prelievo di fegato: un iter che richiede precise competenze, capacità di attivare un team di professionisti provenienti da diverse strutture sanitarie e rapidità di decisione e d’azione.

"Felici perché una parte di nostro padre continuerà a vivere in un’altra persona”. Le parole dei familiari dell’87enne salentino, deceduto per un’improvvisa emorragia cerebrale, spiegano meglio di qualsiasi altra cosa la bellezza della donazione d’organi: soprattutto quando arriva dalla famiglia di un generale in pensione, che ha fatto il suo dovere sino alla fine e anche oltre. Un gesto di grande generosità che  rende possibile trasformare una tragedia personale in un evento positivo per la comunità.

Un impegno che ha coinvolto la commissione medica della ASL Lecce, composta dal direttore medico del “Sacro Cuore” Egidio Dell’Angelo Custode (in qualità di medico legale), dal medico rianimatore Franco Mosticchio (direttore dell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione di Gallipoli e, ad interim, di Casarano), dal neurologo del presidio di Casarano, Alberto Bernardi, e da un tecnico di elettroencefalografia giunto dall’Ospedale di Scorrano.

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L’atteso approdo ai controlli finali, per valutare l’idoneità degli organi e la tipizzazione tessutale, con il coinvolgimento del laboratorio analisi di Lecce, sono statoipoi i passaggi necessari per decidere quali organi prelevare e a chi potranno essere destinati. Un meccanismo che, in poche ore, ha attivato le comunicazioni con i Centri Trapianti di tutta Italia, con una valutazione che incrocia i criteri di compatibilità con le liste d’attesa. Alla fine del percorso il fegato dell’uomo è stato prelevato da un’équipe arrivata domenica pomeriggio da Torino e ripartita in tarda serata per compiere in direzione opposta “il viaggio della vita”.

“E’ la prima osservazione di morte cerebrale seguita da consenso al prelievo - spiega il direttore medico Egidio Dell’Angelo Custode - che viene portata a termine nell’Ospedale di Gallipoli. E’ l’inizio di un percorso nuovo che nasce dal grande gesto dei familiari di un uomo scomparso improvvisamente, cui dobbiamo essere grati: una persona perbene, irreprensibile e ligia al dovere. Di fronte alla perdita di una vita cara, saper vedere oltre e pensare agli altri è segno di umanità e generosità non comuni”.

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Una strada nuova per l’Ospedale di Gallipoli, cui però sta lavorando con dedizione Franco Mosticchio, medico esperto in procedure di donazione e prelievo, prima a Casarano e ora al “Sacro Cuore”: “Il gesto di solidarietà dei familiari - spiega Mosticchio - si lega strettamente con questo primo prelievo d’organi realizzato a Gallipoli. Infatti, stiamo costruendo un team in grado di attivare queste procedure complesse e stiamo formando un collega che, a breve, parteciperà ad un corso nazionale".

"Ma, insieme a tutto ciò, bisogna ricordare la splendida risposta della ASL nel far nascere un gruppo di collaboratori che credono fortemente nella donazione e nei trapianti d’organi. Qui a Gallipoli - conclude Mosticchio - hanno lavorato assieme i professionisti di tre Ospedali e del Laboratorio analisi di Lecce: un gioco di squadra che questa azienda sanitaria è in grado di realizzare”. E che sta producendo risultati importanti: nel 2017 gli Ospedali della ASL di Lecce  hanno portato a termine otto donazioni con prelievo d’organi, molti dei quali multiorgano".

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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