Bari Libertà, giornalista Rai aggredita: voleva intervistare moglie del boss
Sale la tensione in città a Bari: la giornalista inviata del Tg1 Mariagrazia Mazzola è stata aggredita nel quartiere Libertà, mentre provava a intervistare la moglie di un boss. Colpita presumibilmente da uno schiaffo a un orecchio, la giornalista è stata portata al pronto soccorso del Policlinico di Bari ,dove si è recato anche il procuratore Giuseppe Volpe.
Mazzola è a Bari per un servizio sulle mafie, con focus sulla criminalità locale. L'approccio ai familiari di un pregiudicato del quartiere Libertà, ha scatenato la reazione. Il tutto a pochi passi dalla chiesa del Redentore: dove in mattinata si è tenuto un incontro con Don Luigi Ciotti..Sulla vicenda procede la squadra mobile della Questura di Bari.
"Quanto accaduto - ha dichiarato a caldo Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente nazionale dell’Anci - è inaccettabile. Non si può tollerare una violenza di questo tipo nei confronti di una donna e di una professionista impegnata nella ricerca di notizie e approfondimenti. Ancora più se questo accade durante la visita del fondatore di Libera, che apprezzabilmente ha scelto di testimoniare il suo impegno quotidiano contro le mafie, partendo dal quartiere Libertà di Bari".
"Il quartiere è da tempo ostaggio - ha aggiunto Decaro - di organizzazioni criminali che pensano di esercitare un egemonia sul territorio, attraverso anche questi episodi di violenza. Come detto più volte, noi non voltiamo la testa dall’altra parte, e non permetteremo che il nome della nostra città possa essere affiancato ad episodi di questo tipo. Quel quartiere si chiama Libertà e deve essere liberato dalla criminalità organizzata".
"Apprendiamo con rabbia e sgomento dell'aggressione di mariagrazia Mazzola", ha scritto Dario Stefàno (Pd) in una nota, "Un atto gravissimo che possiamo tollerare, non possiamo abbassare la guardia dinanzi a tale violenza. Esprimo la mia solidarietà alla professionista, sono certo che le Forze dell'Ordine - ha concluso - sapranno fare chiarezza e assicurare alla giustizia i responsabili di tale gesto".
"Alla giornalista del Tg1, Mariagrazia Mazzola, aggredita oggi a Bari mentre svolgeva il suo lavoro di cronista, va tutta la mia solidarietà", ha detto Luigi d'Ambrosio Lettieri (Noi con l'Italia), "Purtroppo, da tempo denunciamo una situazione che ormai ha superato i tratti dell'emergenza ed è diventata cronico smantellamento di ogni regola in più parti della città, non solo al quartiere Libertà. Il problema sicurezza stato ampiamente sottovalutato".
Anche il deputato dem e presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia ha diffuso una nota: "L'aggressione a Mariagrazia Mazzola, mentre svolgeva il suo lavoro per il servizio pubblico, è un atto di una gravità inaudita. A lei va tutta la nostra solidarietà. Ci deve essere una risposta immediata. Bari e la Puglia sono terre le cui comunità hanno sempre combattuto e sconfitto la criminalità. I vigliacchi che fanno i duri sono sempre stati assicurati alla giustizia e per questo atto vergognoso e vile ci vuole un esempio ancora piu' forte. Lo Stato c'è e si vedrà".
“Mariagrazia Mazzola stava svolgendo il suo lavoro quando è stata aggredita. A lei va la nostra totale vicinanza", dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, impegnato in queste ore a Bruxelles, appresa la notizia dell’aggressione della giornalista Rai. "Chi invece si è reso protagonista di una simile violenza - sottolinea il presidente - deve sapere che ha contro tutta la comunità pugliese”.
"Manifesto tutta la mia solidarietà alla giornalista Mazzola", dichiara in una nota Irma Melini (Gruppo Misto), "Stamane ero lì e ho anche ascoltato il suo interessamento proprio verso i genitori dei ragazzi intervenuti, proprio a testimoniare che esiste una speranza anche in questi quartieri".
"Occorre andare avanti e non fermarsi e la testimonianza di oggi di Don Ciotti, di Don Francesco - ha aggiunto Melini - ogni giorno al quartiere Libertà, dei tanti giornalisti come amministratore che vogliono raccontare e scrivere una pagina diversa di questo quartiere deve essere una testimonianza positiva".
(gelormini@affaritaliani.it)