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Bari, si manifesta contro il genocidio di Afrin (Siria)

Sabato 24 Marzo i Comitati Pugliesi di Solidarietà con il Popolo Kurdo rispondono all’appello per una giornata internazionale di azione e solidarietà con le popolazioni di Afrin vittime di genocidio, organizzando una manifestazione regionale, che partirà dal piazzale antistante il Teatro Petruzzelli con concentramento alle ore 16,00. 

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"Lo Stato turco ha accelerato la pulizia etnica nella città curda di Afrin (Siria del nord)", denunciano gli organizzatori, "Centinaia di migliaia di civili e in particolare donne e bambini, stanno scappando dall’invasione turca e dai tagliagole jihadisti, affrontando un grande disastro umanitario".

La manifestazione raccoglierà le realtà pugliesi solidali al popolo curdo, a loro volta impegnate anche nella lotta in difesa dei propri territori. A partire da quella NoTap, in Salento, che si oppone alla costruzione del Trans Adriatic Pipeline, il gasdotto che partendo dal confine greco-turco, attraversa la Grecia settentrionale, l’Albania e il mare Adriatico per approdare sulla costa salentina.

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"Questa 'grande opera' - si legge in una nota diffusa dai Comitati - è fortemente legata agli interessi politici ed economici in Medio Oriente da parte di Russia e Turchia, in quanto prosecuzione della Trans Anatolian Pipeline. Le radici dell’alleanza fra Putin e il dittatore turco Erdogan affondano in questo accordo, così come quelli dell’Unione Europea, Afrin e il Rojava sono gli agnelli sacrificali di questa lotta geopolitica".

"La Resistenza praticamente eroica di YPG-YPJ, nel cantone di Afrin - si legge ancora nella nota - continua anche dopo che, domenica 18 marzo, l’esercito turco, il secondo esercito della NATO, con i suoi alleati delle milizie Free Syrian Army, che racchiudono anche resti di Al Qaeda, Jabhat Al-Nusra e altre formazioni jihadiste, è riuscito ad entrare nella città, contravvenendo alla risoluzione ONU per il cessate-il-fuoco".

"L’Unione Europea, la NATO e i media italiani restano in silenzio, in complicità con il dittatore turco", prosegue la nota, "La Commissione europea ha infatti comunicato poco dopo l’annuncio di Erdogan sull’offensiva dell’esercito turco contro Afrin, che avrebbe rinnovato il sostegno finanziario alla Turchia. Un’intesa da 3 miliardi di Euro, siglata nel 2016, che permette all’UE di procedere ai rimpatri forzati in Turchia, dove la violazione dei diritti umani ai danni dei rifugiati è sistematica".

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Anche l’Ufficio Informazione Kurdistan Italia ha diffuso un comunicato a proposito dell'appuntamento a Bari: "Fermiamo la guerra della Turchia contro il popolo curdo ad Afrin! Difendiamo Afrin! Sostenere la resistenza è un imperativo storico! Unitevi a noi nella giornata di Azione Globale per Afrin del 24 marzo 2018!"

"L’assalto criminale contro Afrin costituisce una nuova fase nella guerra dello stato turco al popolo curdo", ​prosegue il comunicato, "Questa invasione e questo attacco genocida sono stati condotti davanti agli occhi dell’umanità. Questo assalto non sarebbe stato possibile senza la complicità delle maggiori potenze".

"La caparbia resistenza dei curdi nella lotta per Kobane ha innescato il meccanismo che ha condotto al fallimento del processo di pace e alla propagazione della guerra civile siriana nella regione curda della Turchia. Nei due anni passati si è assistito ad atrocità commesse in violazione dei diritti umani nella regione curda della Turchia, con migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati".

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"Adesso la guerra ai curdi si intensifica ulteriormente - denunciano dal Kurdistan - con l’invasione cruenta del territorio siriano. I crimini di guerra contro il popolo curdo ad Afrin sono crimini contro l’umanità; la resistenza dei curdi è la resistenza dell’umanità. Lunga vita alla democrazia di base del Rojava e al modello confederal-democratico!"

"Chiediamo l’entrata in vigore immediata del cessate-il-fuoco ad Afrin e in tutta la Siria - ​conclude il comunicato - come richiesto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite; il ritiro immediato dell’esercito turco, la cui presenza ad Afrin costituisce una palese violazione del diritto internazionale; la piena e completa partecipazione dei curdi siriani e delle loro organizzazioni al processo di pace a guida ONU per una soluzione politica al conflitto siriano. La Turchia continua il massacro ad Afrin, contravvenendo alla risoluzione ONU per il cessate-il-fuoco! Agiamo subito e manifestiamo in difesa di Afrin il 24 marzo in tutto il mondo!"

(gelormini@affaritaliani.it)

Tags:
bari afrin siria manifestazione genocidio turchia teatro petruzzelli








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