A- A+
PugliaItalia
Brexit, l'inquietudine dei cittadini pugliesi nel Regno Unito

Il 'Leave' ha ottenuto il 51,9% dei voti e il 'Remain' il 48,1%, un risultato che "divide" in due il Regno Unito e che vede Scozia e Irlanda del Nord schierati invece sul fronte fedele all'UE. Per la Brexit hanno votato 17.410.742 elettori, mentre per restare nell'Ue i voti sono stati 16.141.241. L'affluenza al referendum è stata del 72,2%.

brexit Cameron
 
Profluvi di commenti e dichiarazioni ufficiali in Gran Bretagna, e il premier britannico, David Cameron, ha annunciato che si dimetterà perché serve una “nuova leadership al Paese”. Parlando a Downing Street dopo la sconfitta della sua campagna referendaria, Cameron ha detto di sperare che il Paese abbia un nuovo premier “entro ottobre”.
 
brexit emiliano
 
Inclemente, a tal proposito, il commento a caldo su "la 7" del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a "L'Aria che tira": "La Gran Bretagna ha vinto una guerra mondiale per tenersi unita all’Europa. Oggi, con un voto convocato in maniera sconsiderata, da un leader in crisi - che pensava attraverso il referendum di rafforzare la propria leadership - se n’è andata".

"Mi auguro che la Scozia e l’Irlanda - ha aggiunto Emiliano - abbiano la forza di raccontare al resto degli inglesi quanto invece è stata importante l’Unione Europea".

"Bisogna però anche dire - ha proseguito - che il carrozzone europeo così come è fatto, è impresentabile e ha determinato una reazione popolare, sicuramente irrazionale, ma che avremmo potuto evitare facendo un lavoro più coerente con i fini dell’Unione europea".

Brexit UE
 
"L’Unione Europea deve diventare un’unione politica", ha ribadito con forza il Governatore pugliese, "E sinceramente per arrivare a questo passaggio nessuno lavora: sono tutti interessati ad avere vantaggi economico-finanziari con un ruolo nell’Ue, ma nessuno lavora a costruire un’unità politica che crei un vero popolo europeo":
 
A raccogliere le perplessità dei cittadini pugliesi oltre Manica è l'Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, a margine dell’incontro a Londra con più di 50 imprenditori e manager di origine pugliese, e 8 rappresentati di istituzioni ed enti italiani nel Regno Unito.
Brexit capone
 

“Sono quasi 12mila i pugliesi che oggi vivono in Gran Bretagna - ha dichiarato Loredana Capone - e il Regno Unito è al settimo posto tra i partner della Puglia per le esportazioni,  più di 369 milioni il valore dell’export pugliese verso questo Paese. Oggi, dopo il Brexit, non sappiamo più quale sarà il futuro di queste relazioni né come vivranno lì i nostri connazionali e soprattutto i nostri giovani”.

“C’è grande preoccupazione tra i pugliesi che vivono in Gran Bretagna per l’uscita dall’Unione Europea", ha aggiunto, "Da cittadini europei adesso si sentono apolidi: né italiani, né inglesi, né europei. Abbiamo incontrato una rappresentanza di essi a Londra,  imprenditori e manager provenienti soprattutto dal settore bancario e finanziario”.

“Mentre scoprivano una Puglia per loro inedita che oggi offre tante opportunità per chi vuole investire - ha proseguito - mostravano apprensione rispetto all’esito del referendum e per come sarebbero stati trattati nel tempo restando lì. I pugliesi che risiedono nel Regno Unito da oggi si sentono diversi".

brexit 2
 

"Nel nostro incontro di networking a Londra - ha quindi concluso la Capone - si avvertiva in pieno il senso di precarietà e di incertezza per il futuro. Un problema che ci poniamo anche noi, alla vigilia di un’altra importante missione per l’attrazione degli investimenti in Puglia, la partecipazione al Farnborough International Airshow, la più importante manifestazione internazionale dedicata all’aerospazio, che si svolgerà a Farnborough (nel Regno Unito) dall'11 al 17 luglio 2016. Noi che promuoviamo i settori di punta della Puglia in tutto il mondo, Gran Bretagna inclusa, oggi non possiamo non interrogarci su quale sarà il prosieguo delle relazioni  con questo Paese”.

fitto2
 

Anche  Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti - in una nota diffusa - commenta i risultati del referendum britannico: "E' evidente che si apre una fase complessa, ma il coro cupo di queste ore (di chi non aveva capito nulla per mesi, e ora ci spiega tutto) è fuori luogo. Gli elettori inglesi hanno deciso, e la democrazia è sacra". 

"Da David Cameron è venuto ora un discorso onesto", aggiunge Fitto, "che gli fa onore, come è stato suo merito dare la parola ai cittadini. L'Inghilterra ci dà una lezione di come una democrazia dovrebbe funzionare, anche in termini di ricambio delle leadership. Ovviamente non esulto e non sottovaluto rischi e le incognite. Però la Brexit non è un disastro, ma - al contrario - può essere una opportunità".

"Cameron aveva seguito la via giusta con la rinegoziazione - ricorda Fitto - chiedendo di cambiare regole e trattati. Ma a Bruxelles hanno fatto orecchie da mercante. Lui, allora, ha mantenuto la promessa e ha dato la parola agli elettori, cosa che burocrati e "Palazzi" non gradiscono mai. Occorre dunque una nuova rinegoziazione complessiva, che riguardi tutti, Italia inclusa. Naturalmente l'Italia deve stare attenta: il peso del nostro debito pubblico è una fragilità che dobbiamo sempre considerare, e che ci offre minori margini di movimento rispetto al Regno Unito".

Puglia Londra3
 

E quindi conclude: "Come Conservatori e Riformisti, il 30 giugno prossimo organizziamo a Roma, con esponenti dei Conservatori inglesi, un appuntamento di analisi e proposta, proponendo un percorso:

1. Basta cessioni di sovranità a istituzioni che sono fuori controllo per i cittadini.

2. Basta all'accordo costante PPE-PSE, che è sempre più insopportabile per i cittadini europei.

3. No al ministro dell'economia unico europeo: sarebbe la "gabbia" finale, con le attuali regole assurde rese ancora più rigide.

4. Basta con un'ingiustizia per cui la Germania (e fa bene, per se stessa!) può respingere le norme europee con la propria Corte Costituzionale, mentre noi (i nostri Parlamenti) ci siamo autoimpediti questa possibilità. Rinegoziare tutto, e rinegoziamo anche noi".

(gelormini@affaritaliani.it)

-----------------------------

Già pubblicato: La Puglia aggira 'Brexit'. A Londra per attrarre investinenti

Tags:
brexit cittadini pugliesi regno unitobrexit inquietudine pugliesi gran bretagnabexit michele emilianobrexit loredana capone








Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.