Consiglio Regionale approva la legge
su Taranto tra consensi e dissensi
Il Consiglio regionale pugliese ha approvato a maggioranza la legge su Taranto, per promuovere uno sviluppo diverso della città e del suo comprensorio
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (32 voti favorevoli e 8 contrari) il disegno di legge “Indirizzi per lo sviluppo la sostenibilità ambientale e la coesione economica e sociale del territorio di Taranto”.
"Con questo provvedimento - si legge in una nota - la Regione intende affrontare nei limiti delle proprie competenze, il tema del futuro dello sviluppo urbano e della comunità territoriale del capoluogo ionico, sostenendo l'accelerazione di processi di riposizionamento economico e produttivo, sociale e culturale della città. Per questo si intendono mettere a disposizione della Comunità tarantina ogni sforzo ed azione di governo, ordinaria e straordinaria, in grado di promuovere uno sviluppo diverso, basato sulla fiducia e la speranza di un futuro migliore".
La legge si propone di valorizzare il potenziale di sviluppo e le risorse locali, mediante la promozione e l’integrazione di filiere produttive di vario genere, di attrarre investimenti strutturali esterni, di internazionalizzare le PMI, di migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle imprese locali, di programmare infrastrutture e servizi avanzati in grado di far emergere nuovi fattori competitivi per lo sviluppo economico ed occupazionale e che favoriscano l’interconnessione tra porti e aeroporti. In questo contesto sono previsti anche il sostegno alle start-up innovative attraverso la parziale copertura delle spese di costituzione e dei costi per l’accesso al credito; l’accompagnamento dei potenziali imprenditori; la creazione di un fondo di venture capital per l’acquisizione di partecipazioni in imprese innovative e misure di stimolo e supporto di iniziative di crowdfunding.
Un apposito regolamento regionale fisserà modalità e criteri per l’erogazione dei contributi e per la stipula di contratti. La Giunta ragionale viene delegata, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, ad adottare il Piano Strategico denominato “Taranto Futuro prossimo”.
Tra gli obiettivi emergono la ricollocazione, riqualificazione e riassunzione di lavoratori inoccupati e disoccupati di lunga durata o licenziati, la semplificazione delle procedure autorizzative ambientali per le attività economiche non inquinanti, la tutela e valorizzazione delle risorse urbane e del paesaggio, la rigenerazione urbana e la diffusione di sistemi di produzione dell’energia da fonte rinnovabile.
Nel testo della legge è specificato che la Giunta regionale si impegna a migliorare le condizioni sanitarie della comunità tarantina, attraverso il potenziamento dell’offerta integrata dei servizi sanitari e socio-sanitari e di prevenzione delle patologie oncologiche, a rimuovere i limiti assunzionali in ambito sanitario limitatamente ai presidi ospedalieri, per favorire i processi di potenziamento dell’offerta integrata socio-sanitaria, a derogare agli effetti del Patto di stabilità interno per il comune di Taranto affinché possa fronteggiare le emergenze presenti.
La Giunta regionale relazionerà, trascorso un anno dall’entrata in vigore della legge, al Consiglio regionale sullo stato di attuazione della normativa. Successivamente questo adempimento avrò luogo entro il 31 marzo di ciascun anno.
“Un testo che può contribuire al rilancio di una comunità ferita.", commenta Giuseppe Turco, consigliere de La Puglia con Emiliano, "Un testo che prevede precisi impegni su occupazione, economia, innovazione e sanità. Perché Taranto non è solo emergenza ambientale; Taranto è soprattutto altro in virtù del suo vasto patrimonio di risorse umane e strumentali che possono essere valorizzate”.
“Il provvedimento mette nero su bianco - spiega il consigliere tarantino - quelle innumerevoli promesse fatte in queste anni a tutta la comunità e mai portate a termine. Di Taranto e su Taranto si è detto e si è scritto tanto, ma credo che una precisa norma di legge che impegna l’intera Regione a portare a termine determinati risultati, possa essere davvero una rampa di rilancio. E tutti noi abbiamo il dovere di impegnarci”.
“Certo - aggiunge Turco - siamo consapevoli delle tante criticità patite dalla comunità tarantina, ma allo stesso tempo conosciamo anche le sue enormi potenzialità. Utilizziamole, non disperdiamole. Penso soprattutto ai tanti ragazzi, ai quali oggi con questa legge stiamo dando un’occasione: elaborare un’idea, coltivarla e realizzarla nella propria terra”. “Senza dimenticare - conclude il consigliere - i precisi obiettivi prefissati da questa legge sul sistema sanitario garantendo cure e personale adeguati”.
(gelormini@affaritaliani.it)
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