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Consiglio Regione Puglia, approvato il Bilancio di Previsione 2019

Con 30 voti favorevoli e 17 contrari, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge contenente le “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2019 e bilancio pluriennale 2019-2021 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2018)”.

raffaele piemontese

Con 30 voti favorevoli e 16 contrari approvato anche il “Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2019 e bilancio pluriennale 2019-2021 della Regione Puglia”.

La relazione dell’assessore al Bilancio, Raffale Piemontese:

“Si tratta di un bilancio basato su due pilastri fondamentali: mantenimento della rete dei servizi e sostegno alle politiche di sviluppo”.

“Siamo riusciti ad affrontare senza aumentare le tasse e senza tagliare i servizi anche la palla avvelenata degli aumenti contrattuali del personale della sanità, che il Governo nazionale ha scaricato sulle Regioni - ha continuato Piemontese – 50 milioni di euro che abbiamo dovuto destinare all’aumento degli stipendi degli infermieri, tecnici ausiliari, impiegati, dirigenti medici, dirigenti amministrativi e medici convenzionati, tutto a carico del bilancio autonomo della Regione”.

Con questo bilancio la Puglia investe 370 milioni - Ha sottolineato l'Assessore - per cofinanziare l’ultimo triennio del ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei: 133 milioni sul bilancio del 2019 tra Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Piano di sviluppo rurale e Fondo europeo per la pesca; 138,1 milioni di euro su quello del 2020 e 98,1 milioni di euro sul 20121.

La Regione Puglia continua a distinguersi come Regione a più basso livello di tassazione tra le Regioni italiane. “E rispetto allo scorso anno – ha detto l’assessore – incrementa di 9 milioni di euro il finanziamento del trasporto pubblico locale e di 16 milioni di euro le risorse a sostegno delle politiche sociali”.

Per le politiche sociali è previsto un portafogli di 110 milioni di euro complessivi. Alla spesa sociale propriamente detta sono indirizzati 71 milioni di euro, di cui 26 milioni per gli assegni di cura.

Mentre 39 milioni e mezzo di euro sono destinati a finanziare i servizi ulteriori rispetto a quelli previsti dai livelli essenziali di assistenza: 32,4 milioni di euro per la rete dei medici di famiglia, un milione e mezzo di euro per investimenti sulle tecnologie e sul patrimoni sanitario, 3 milioni di euro per coprire indennizzi riconosciuti ai trapiantati che contraggano malattie, un milione e 650 mila euro a sostegno delle attività di assistenza alle persone autistiche, 750 mila euro indirizzati alle farmacie rurali.

Sono sei milioni di euro quelli previsti nel bilancio per le politiche rivolete alla sicurezza dei cittadini, l’antimafia sociale e le politiche di integrazione sull’immigrazione.

“Prevista grande attenzione anche al patrimonio rurale e ambientale - ha continuato Piemontese – All’Arif sono assegnati 35 milioni di euro; al sistema della protezione civile 11 milioni e mezzo di euro, di cui 2 milioni e mezzo indirizzati specificatamente alla qualificazione dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia come centro della protezione civile regionale”.

Per la messa in sicurezza delle discariche e per i contributi ai Comuni che ne hanno sul proprio territorio il bilancio regionale stanzia 4 milioni di euro, altrettanti saranno destinati alla rimozione dei rifiuti dai litorali marini e 3 milioni alla manutenzione delle infrastrutture idriche e demaniali.

Sono stati previsti sei milioni in più nella spesa per il personale rispetto all’anno scorso per coprire le spese dei dipendenti della Province passati alla regione ed i 284 lavoratori che sono stati stabilizzati.

L’assessore Piemontese ha concluso sottolineando che per la Puglia continua a diminuire il livello di indebitamento che nel 2019 scenderà di ulteriori 70 milioni di euro rispetto allo scorso anno.

Emiliano Piemontese

Lo stesso regionale al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a Bilancio approvato hanno dichiarato: "Investimenti su un futuro con più sviluppo e più lavoro, maggiori risorse per il trasporto pubblico che ogni giorno è utilizzato da migliaia di lavoratori e studenti, alti e qualificati livelli di spesa sociale, promozione del sapere accessibile a tutti".

“Il bilancio 2019 della Regione Puglia sostiene la vita quotidiana di quattro milioni di pugliesi, tenendoli al riparo dalle tasse e consolidando il ruolo di locomotiva della spesa comunitaria con 133 milioni di cofinanziamento solo per l’anno che sta per iniziare. Una “manovra” che, tra bilancio autonomo e bilancio vincolato, organizza e indirizza risorse per oltre 16 miliardi e 400 milioni di euro".

“Restiamo tra le Regioni con le tasse più basse d'Italia per una precisa scelta politica - sottolineano Emiliano e Piemontese - ma manteniamo alta e qualificata la spesa per i cittadini più deboli, continuiamo a investire nel trasporto pubblico locale, confermiamo risorse importanti su istruzione e formazione accessibile a tutti, tagliamo antichi rami di spesa come il milione di euro per gli avvocati esterni e il milione e 600 mila euro di affitto per la sede del Consiglio regionale. E tutto ciò nonostante un ‘imprevisto’ che ci costa 50 milioni di euro, provocato dal Governo nazionale che ha rovesciato sulle spalle delle Regioni gli aumenti degli stipendi di infermieri, tecnici, ausiliari, impiegati, dirigenti medici, dirigenti amministrativi e medici convenzionati”.

Consiglio reg Puglia

Un’osservazione che ha avuto eco diffusa negli interventi della maggior parte dei Gruppi consiliari che hanno animato la lunga discussione che era cominciata alle 13 di ieri, convocata molto probabilmente per l’ultima volta nella storica sede del Consiglio regionale di via Giuseppe Capruzzi che, durante lo stop delle festività natalizie, sarà abbandonata per il nuovo polo in via Giovanni Gentile.

La critica politica generale che ha fatto da cornice alla discussione di ieri ha riguardato la “guida a fari spenti” a cui il Governo nazionale ha costretto le Regioni, ribaltando incertezze e tagli di cui ancora si stenta a decifrare i contorni. Ciò malgrado, oltre allo stock di 133 milioni di euro di cofinanziamento dei fondi europei solo per il 2019, che diventano 350 milioni sul prossimo triennio, altre tre macro-voci del bilancio regionale caratterizzano in positivo gli indirizzi programmati per il nuovo anno. 

Per il trasporto pubblico regionale sono stanziati 114 milioni di euro, 9 milioni in più rispetto all’anno scorso: soprattutto 114 milioni che l’Amministrazione Emiliano sceglie di aggiungere ai circa 390 milioni destinati alla Puglia dal Fondo istituito dal 2013 per il trasporto pubblico locale, anche ferroviario.

Sulla spesa sociale il bilancio pugliese concentra 76 milioni di euro, ben 16 milioni in più rispetto all’anno scorso. Di questa importante quota di risorse, 26 milioni di euro sono destinati solo agli assegni di cura per chi assiste malati gravi e 39 milioni e mezzo di euro ai servizi ulteriori rispetto a quelli previsti dai livelli essenziali di assistenza. 

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Lo studio e l’alta formazione sono sostenuti con 26 milioni e 400 mila euro complessivi. Le quote maggiori riguardano la piena accessibilità al sapere da garantire a tutti: per cui 10 milioni di euro finanziano il diritto allo studio e 7 milioni e 600 mila euro le borse di studio. Importante anche lo stanziamento di 800 mila euro per le scuole dell’infanzia private. Così come i 3 milioni di euro a sostegno delle scuole di specializzazione dell’area medica delle Università di Bari e di Foggia, e i 5 milioni di euro per le politiche in materia di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e alta formazione.

Andando ad aggregare le risorse preventivate nei diversi capitoli, si osserva che sull’ambiente e sulla qualità sostenibile del territorio il bilancio regionale mobilita complessivamente circa 90 milioni di euro, tra messa in sicurezza delle discariche, trasferimenti ai Comuni sedi di discariche, interventi straordinari sul demanio idrico, rimozione dei rifiuti dai litorali marini, stanziamenti per il sistema fitosanitario e lotta alla xylella, spese di funzionamento dei Consorzi di bonifica, Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali, protezione civile e manutenzione del patrimonio culturale.

Mentre le politiche per la sicurezza dei cittadini e per l’integrazione dell’immigrazione regolare si rafforzano con un incremento di risorse che arriva a superare i 6 milioni di euro.

(gelormini@affaritaliani.it)

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