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Dimissioni Assessore Di Gioia: i commenti

Il ventaglio di commenti e dichiarazioni, a margine della conferenza stampa dell'Assessore regionale all'Agricoltura, Leonardo Di Gioia, per motivare le sue dimissioni, gli otto consiglieri regionali M5S hanno dichiarato in una nota diffusa: “Meglio tardi che mai…finalmente anche l’ormai ex assessore Di Gioia, esautorato dal proprio ruolo da un Presidente responsabile degli indirizzi intrapresi da tutta la sua Giunta, ha aperto gli occhi confermando le nostre denunce: l’Assessorato all’Agricoltura pugliese opera senza risorse e personale adeguato e di questo bisogna ringraziare il responsabile dei guai di questa regione: Michele Emiliano".

M5S Puglia

"Dispiace che Di Gioia ci abbia messo tre anni e mezzo per evidenziare l’ingerenza del Governatore nella sua materia - aggiungono i pentastellati - e lo stato di abbandono in cui versa quello che dovrebbe essere il settore più importante della nostra economia. Se lo avesse fatto prima forse si sarebbe potuto agire per tempo e oggi tanti giovani e agricoltori non ne pagherebbero le conseguenze”.

“Di Gioia - continuano i consiglieri M5S - oggi ha finalmente detto come stanno realmente le cose, anche per quello che riguarda il Patto per la Puglia: nonostante le dichiarazioni mendaci di Emiliano, le risorse non sono state ripartite in modo prevalente sull’agricoltura e poi si è cercato di mettere una toppa provando a scaricare, come al solito, responsabilità del governo regionale su quello nazionale, chiedendo risorse aggiuntive al ministro Lezzi. Una operazione verità che ci saremmo aspettati già da tempo, dal momento che dall’inizio della legislatura non solo non si è fatto niente per risolvere i problemi degli agricoltori pugliesi, ma sono addirittura peggiorati come dimostrano la gestione disastrosa del PSR, la “scarsa credibilità della Regione” (parole di Di Gioia) sulla gestione della Xylella e il fallimento della gestione di ARIF e Consorzi di Bonifica".

di Gioia BIT

"Da qui alla fine della legislatura purtroppo poco si potrà fare per porre rimedio al baratro in cui è precipitata la nostra agricoltura. Ora auspichiamo che il vero colpevole Emiliano non faccia ulteriori danni e riorganizzi la struttura dell’assessorato all’agricoltura, oltre ad individuare un assessore - concludono i 5 Stelle - sulla base delle competenze e non delle spartizioni politiche a cui ci ha abituati. Purtroppo è ormai chiaro che le uniche campagne che gli interessano siano quelle elettorali”.

congedo e gemmato

Erio Congedo, consigliere e coordinatore regionale Fratelli d'Italia Puglia, dal canto suo commenta: "L'assessore all'Agricoltura Leonardo Di Gioia conferma le dimissioni e affida la delega al presidente Michele Emiliano. L'auspicio è che stavolta il governatore pugliese non utilizzi l'assessorato per i suoi soliti fini elettorali, coi quali poter raccattare voti a destra e a manca". 

"Un comparto in piena crisi, in cui Xylella, Psr, gelate, sono già sufficienti a descrivere il fallimento delle politiche della Regione - continua Congedo - adesso merita un percorso di rinascita, fatto di soluzioni e di proposte concrete. Non vorremmo trovarci davanti ad un altro "Metti a Cassano", sarebbe mortificante sia per chi da anni si impegna a tenere alti i valori della politica sia per gli elettori sia per gli operatori del settore".

De Leonardis Gian

Anche l'altro consigliere regionale foggiano, Giannicola De Leonardis, interviene: "Le parole odierne, garbate nella forma e durissime nella sostanza, dell’ormai ex assessore Leonardo Di Gioia contro il suo presidente Michele Emiliano, sono la certificazione inequivocabile del totale fallimento di questa esperienza amministrativa, non solo nell’Agricoltura (le cui criticità ed emergenze sono state affrontate nel modo descritto impietosamente dallo stesso Di Gioia), ma in ogni comparto, dalla Sanità - l’unico comparto dove non è stato possibile cambiare il titolare della delega, avendola avocata a sé Emiliano, ma è toccato al dirigente essere silurato - all’Ambiente, dallo Sviluppo economico al Turismo".

Di Gioia assessore

"Di Gioia ha però la responsabilità - precisa De Leonardis - di aver denunciato con gravissimo ritardo la mancanza di una qualsiasi visione e strategia politica, che non fosse quella del consenso nell’immediato, assolutamente priva di coerenza e di idee. E di aver condiviso scelte palesemente sbagliate, confuse, dagli effetti disastrosi fin troppo prevedibili. Le ennesime dimissioni offriranno adesso al Governatore la ghiotta opportunità di immettere in Giunta un nuovo corpo estraneo alla maggioranza e coalizione originaria, in vista delle Regionali 2020: ma rimane un mistero la sua volontà di ricandidarsi, alla luce dei danni arrecati alla Puglia. A partire da un’agricoltura in stato comatoso”.

caroppo

Anche il consigliere e segretario regionale della Lega, Andrea Caroppo, diffonde la sua nota a proposito: “Dopo Liviano, Santorsola, Curcuruto, Mazzarano, Giannini (che è uscito e rientrato da una porta girevole), adesso è il momento dell’ex assessore Di Gioia. Non c’è pace per la Giunta Emiliano ed il presidente non sarà salvato dagli elettori nemmeno con il tentativo di imbarcare transfughi e fare della regione un poltronificio a suo uso e consumo”.

“Non c’è un settore strategico e vitale per lo sviluppo della Puglia - aggiunge Caroppo - che non sia passato sotto le forche caudine, pagando il prezzo delle decisioni scellerate di Emiliano. Dalla Cultura allo Sviluppo Economico, dall’Ambiente ai Trasporti. Solo la Sanità è una delega ‘salda’ perché la trattiene Emiliano, con i risultati catastrofici che ogni cittadino-paziente conosce e patisce sulla sua pelle. I toni trionfalistici del 2015, quando il presidente, appena eletto, presentava la sua squadra di governo, sono ormai un lontanissimo ricordo sostituito dall’ormai ciclica pioggia di dimissioni dei suoi assessori. Un fallimento conclamato di Emiliano - conclude Caroppo - che ha prodotto per i cittadini solo tasse, disservizi e stallo dell’economia regionale”.

Ventola flag

Così come, con una dichiarazione congiunta, il gruppo regionale di Direzione Italia (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini): "'Parole di verità', così ha definito la sua conferenza stampa il dimissionario assessore all’Agricoltura, Leo Di Gioia. Esattamente quelle che noi abbiamo detto e ridetto in questi tre anni e mezzo, per questo ci sembrava che Di Gioia stesse prestando la sua voce e la sua immagine a una nostra conferenza stampa. Una di quelle con le quali abbiamo criticato la Legge sulla Xylella e la costituzione dell’Agenzia Arxia, sostenendo che la Regione era complice dell’avanzata del batterio; o una di quelle con le quali denunciavamo lo spreco puntuale di soldi pubblici nei Bilanci di fine anno sui Consorzi di Bonifica senza che le opere fossero completate; o una di quelle con le quali evidenziavamo i ritardi del PSR per colpa anche dell’organico dell’Assessorato e di un Software che aveva peggiorato i problemi e non risolti; una di quelle con le quali denunciavamo il malfunzionamento dell’Arif".

zullo ignazio3

"Tutte quelle conferenze stampa nelle quali avvertivamo gli assessori di essere delegittimati da un presidente Emiliano che “ha la vocazione ad entrare in tutte le materie” (sono parole di Di Gioia, non nostre). Ma in tutte quelle occasioni proprio Di Gioia, sia in Consiglio sia in Commissione, a ergersi paladino di quelle scelte agricole, a fianco del presidente Emiliano. Mentre ora dice di essere stato vittima di una maggioranza di centrosinistra divisa e di un presidente che “straborda”… e ha avuto bisogno di tre anni e mezzo per accorgersene? Sarebbe bastato ascoltarci. Ma si sa, quando la nave affonda… "

(gelormini@affaritaliani.it)

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