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PugliaItalia
DL Crescita, il pasticcio Lezzi-Lega Stefàno, Zullo e Boccia denunciano

"Quanto accade nella maggioranza è grave e preoccupante”, denuncia il vice presidente dei senatori del Pd, Dario Stefàno, “Stiamo assistendo, nei fatti, ad una vera e propria rapina con ulteriore pagamento di riscatto. Con astuzia, infatti, la Lega ha "preso in ostaggio" i fondi di sviluppo e coesione, togliendoli al Ministero del Sud e conferendoli direttamente alle regioni”.

Stefàno

“Quando la Lezzi si è accorta - con marchiano ritardo - del vero e proprio scippo subito”, denuncia Stefàno, “Preoccupata anche per il suo personale destino, ha dovuto far cedere il Movimento 5 Stelle alla richiesta di riscatto posta dalla Lega: il via libera all'autonomia di Veneto e Lombardia”.

lezzi salvini

"Siamo davanti ad un vergognoso baratto - rincara Stefàno - giocato tutto ed esclusivamente sulla pelle dei cittadini del Mezzogiorno. Le scuse del Ministro Lezzi, in commissione alla Camera, non dovrebbero essere chieste per quello che ha definito “un errore”, ma per la sua grave e nociva incompetenza".

In una nota diffusa, a proposito, il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, denuncia: “Il ministro del Sud, Barbara Lezzi, pensa di aver salvato le risorse del SUD per aver scongiurato l’emendamento leghista che prevedeva il trasferimento alle Regioni del Fondo Sviluppo e Coesione per la programmazione 2021 – 2027. Lo scippo al SUD nel DL Crescita resta eccome: sui sul Fondo Sviluppo e Coesione per la programmazione 2014-2020 e non sarà possibile scongiurarlo perché il comma 13 dell’art. 44 è parte della Decreto Legge sul quale il Governo ha posto la fiducia".

zullo ignazio3

"Grazie a questo Governo GialloVerde, quindi - aggiunge Zullo - le risorse che non sono state spese (parliamo di oltre 80%) potranno essere riprogrammate dalle Regioni del Nord. Il blitz della Lega, con il suo emendamento, puntava a incassare due volte a danno del Sud a favore delle Regioni del Nord. Per questo ho presentato una mozione urgente per impegnare il Governo regionale a un impegno maggiore nella spesa dei fondi europei (2014-2020), prima che arrivi qualche Regione del Nord a scipparli".

“Il ministro del Sud, Lezzi, nulla ha detto o fatto su questo, eppure dell’esistenza/minaccia del comma 13 dell’art. 44 del DL Crescita ne erano a conoscenza in tanti. Raffaele Fitto, circa due settimane fa, come possono testimoniare i consiglieri regionali salentini, anche del Movimento 5 Stelle, in un incontro alla Camera di Commercio di Lecce aveva gettato il grido d’allarme e i grillini presenti si erano impegnati ad avvertire il loro ministro per sollecitarla a modificare quell’articolo impedendo che fosse rimosso il vincolo territoriale".

Lezzi FSC

“Se si vuole davvero bene alla Puglia mi aspetto che sia gli otto colleghi consiglieri regionali del M5S, sia Andrea Caroppo della Lega, dismettano i panni dei filo governativi e sollecitino i loro parlamentari a difendere il Sud che non è terra di conquista solo in campagna elettorale. I pugliesi che hanno votato il Movimento 5 Stelle e Lega alle Europee non pensavano certo di confermare indirettamente un Governo che scippa al Sud per dare al Nord”

Sul tema Decreto Crescita interviene, in Commissione Bilancio e Finanze, anche Francesco Boccia, deputato e economista PD: “La vicenda politica di queste ore, esplosa con l'emendamento della leghista Comaroli, prima approvato dalla maggioranza e poi soppresso, due giorni dopo a causa della reazioni pubbliche e della marcia indietro sul testo della Ministra Lezzi, danno il senso del caos totale che regna nella maggioranza Lega-M5S".

Boccia Camera Deputati

"Le competenze del Ministero del Sud sul Fondo di Sviluppo e di Coesione per il periodo 2021-2027 - sottolinea Boccia - sono state utilizzate per 48 ore come possibile merce di scambio tra Lega e M5S per i decreti sulle autonomie. Prendiamo atto oggi nelle Commissioni congiunte Bilancio e Finanze che la Ministra Lezzi ribadisce che non c'è alcun via libera ai decreti sull'autonomia. Insistiamo, però, nel chiedere alla Ministra del Sud se ritiene, come noi, che prima di variare i decreti sull'autonomia non sia assolutamente necessario definire prima i livelli essenziali delle prestazioni in tutto il Paese. Oggi si è consumata a Montecitorio l'ennesima brutta pagina politica di questo Governo sempre più debole e caotico. Per due giorni erano state cancellate le competenze del Ministero del Sud sul FSC, ad insaputa della stessa Ministra, ma con il parere dei suoi compagni di partito e la regia della Lega. Non ci sono altri commenti da fare. In questo caos totale, ribadiamo che non consentiremo alcuno scambio Lega-M5S basato su Autonomia e Fondo di Sviluppo e Coesione”. 

foto abbaticchio

Fa sentire la sua voce anche Italia in Comune, con una nota del suo vice coordinatore nazionale, Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto: "Prendiamo atto, per l'ennesima volta, che il governo a trazione leghista se ne frega altamente del Mezzogiorno. E ci fa tenerezza vedere il Movimento Cinque Stelle, che tanto deve al Sud in termini di consenso elettorale, rincorrere Salvini e compagni cercando di mettere pezze a destra e sinistra".

"Nei nostri comuni, come al solito - aggiunge Abbaticchio - siamo pronti a parare, parzialmente ovviamente perché siamo solo semplici amministratori locali, tutte le porcherie che verranno catapultate addosso a noi ed ai nostri concittadini, che aspettano speranzosi le manovre di questo governo sulla disoccupazione crescente e sulla sicurezza, di cui non vi è traccia né in documenti ufficiali - conclude Abbaticchio - né sui selfie gastronomici del buon Matteo".

(gelormini@affaritaliani.it)

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