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Emiliano a Troia (Fg): 'Bonifecheremo la mega-discarica di Giardinetto'

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si è recato a Troia (Fg) per un’ispezione della ex discarica, che sorge sul sito I.A.O. srl in contrada Giardinetto. Nell’area, una ex fabbrica di mattoni del Gruppo Fantini molto più grande di quella ex Fibronit di Bari, sono sepolti rifiuti di ogni tipo.

foto Emiliano a Troia

“La Puglia – ha detto Emiliano, accompagnato sul sito dal sindaco di Troia, Leonardo Cavalieri - aveva trentaquattro procedure di infrazione europee per siti inquinati  quando io sono diventato presidente ed adesso sono solo tre. Qualche significato questo ce l’avrà: significa che abbiamo fatto un lavoro pazzesco a tutela dell’ambiente".

"La Regione Puglia e il Comune di Troia stanno lavorando insieme con grande intensità - ha aggiunto Emiliano - nonostante la vastità del problema, prima per mettere in sicurezza il sito - e a questo si sta già provvedendo -e poi per iniziare le operazioni di caratterizzazione e successivamente di bonifica". 

foto2 Emiliano a Troia

"Il sindaco è ovviamente di fronte a un problema molto grande - ha precisato il Governatore - e per questo la Regione Puglia lo sostiene non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista organizzativo perché  non è semplicissimo intervenire dopo un disastro di queste proporzioni per una amministrazione comunale che non è quella di una grande città". 

"La città di Troia fa parte della storia della Puglia, ma dal punto di vista del suo bilancio non avrebbe avuto la forza di fare queste operazioni. Ce la stiamo mettendo tutta, abbiamo di fronte un problema molto complicato e complesso, ma non molleremo fino a che non avremo bonificato questo sito”.

Negli scorsi mesi, il sindaco di Troia Leonardo Cavalieri  ha già presentato presso la Regione Puglia una richiesta di finanziamento relativa alla progettazione ed esecuzione di interventi di messa in sicurezza di emergenza del sito, a valere sulle risorse del POR Puglia FESR 2014-2020 dell’Asse VI “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” - Azione 6.2 - interventi per la bonifica delle aree inquinate, per riuscire a rimuovere, entro tempi brevi, tutti i rifiuti fonte primaria di inquinamento.

foto4 Emiliano a Troia

La richiesta di finanziamento aveva fatto seguito alla conferenza di servizi che si era tenuta a Bari, lo scorso 12 settembre, durante la quale era stato accolto, con parere positivo sia da parte della Regione Puglia che da parte di ARPA, il piano di caratterizzazione.

Resta il fatto del bisogno che le responsabilità oggettive e soggettive non vadano “Via col vento”, come recitava il titolo del celebre film hollywoodiano, ma restino ancorate ai reati commessi e vi restino fino a quando i danni dovessero continuare a manifestarsi. Per cui, se il reato ambientale - più o meno disastroso che sia - dovesse aver provocato danni permanenti, altrettanto ‘permanente’ dovrebbe essere la possibilità di perseguire i responsabili e gli autori degli scempi.

A Giardinetto-Troia per 30milioni di euro, ma altrove con altre ingenti risorse, la collettività si sta sobbarcando di spese per danni provati da private società, i cui responsabili paradossalmente non rispondono dei reati, spesso per pescrizione dei termini.

Alla luce dei fatti, a poco vale che: “Gli obblighi eventuali di bonifica siano imprescrittibili, e che i soggetti che hanno compiuto, tollerato o in qualche modo colpevolmente agevolato l’attività criminosa che si è prescritta, abbiano poi l’obbligo di ricercare, e in caso positivo di bonificare, l’area nella loro responsabilità”, come dichiarato dallo stesso presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante la altra visita alla discarica di Burgesi in Salento. Se poi, ad avere la meglio sono gli artifizi “legulei” e “fallimentari”, che vanificano il tutto.

foto6 Emiliano a Troia

Una sorta di "inceppo" nei meccanismi garntisti dello Stato di diritto. Con l’aggravante, spesso, che gli stessi soggetti imprenditoriali siano o continuino ad essere - sotto altre vesti - paradossalmente destinatari di sostegni finanziari pubblici, magari per attività collaterali o anche di diversa natura. Per cui, la creazione di un Albo o Registro nero per i colpevoli di reati ambientali, potrebbe rappresentare un ulteriore ed efficace deterrente. Ancora una volta, si tratta di volontà politica.

(gelormini@affaritaliani.it)

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